Maltempo: gelo siberiano su tutta Europa. Decine i morti nell'Est
E’ emergenza freddo siberiano in tutta Europa con temperature scese a meno 20 gradi
centigradi. E già si contano decine di vittime nel vecchio continente: la situazione
più critica in Ucraina, ma il gelo arriverà anche su Spagna e Grecia, con nevi abbondanti
su Atene mercoledì. In Italia l’allerta parte da stasera e si estende a tutto il fine
settimana, ma gli esperti sostengono che le temperature resteranno basse fino a metà
febbraio. E i Comuni scendono in campo con programmi speciali. Il servizio di Gabriella
Ceraso:
Trenta i
morti in Ucraina, dieci in Polonia, cinque in Serbia e altrettanti in Bulgaria; sei
le vittime in Romania e quindici in Russia dal week-end. Sono numeri impressionanti
quelli dell’ondata di gelo che sta portando in Europa neve e improvviso calo di temperature,
da -27 sui Carpazi a -30 nei Paesi Baltici. Il gelo arriva da Est e già tocca i valichi
francesi con disagi alla circolazione per neve e la Germania, dove un freddo così
non si ricordava da 26 anni. Il climatologo Giampiero Maracchi:
“Il
riscaldamento globale del pianeta significa una modifica della circolazione generale
e un aumento degli eventi estremi: quindi è nel quadro generale del cambiamento del
clima. Questo fenomeno dipende dall’anticiclone della Siberia, quindi la prima parte
dell’Europa che viene colpita è ovviamente l’Europa dell’Est. Anche l’Italia, perlomeno
per una settimana e mezza, risentirà di questa situazione”.
Dalla Bora
che soffia a 100 chilometri orari a Trieste alla Sila che segna -6: l’Italia è già
nel gelo. La neve dal centro-nord si sposterà al sud giovedì e raggiungerà le isole
nel week-end. Le autostrade sono pronte e i comuni anche con piani spalaneve: scuole
chiuse a Genova a partire dalle 14.00, mentre a Roma occhio particolare ai senzatetto.
Il vice sindaco, Sveva Belviso:
“Abbiamo disposto
affinché le stazioni metropolitane possano rimanere aperte. Abbiamo poi la nostra
rete di volontariato, per lo più cattolico, che si occuperà proprio di andare a dare
le coperte, latte caldo e viveri. Lasciamo aperto il sottopasso dell’Eur e quindi
ci saranno 100 posti in più disponibili. Due pullman girano già da oggi e stiamo anche
studiando la possibilità di avere accesso a delle macchine sanitarie, con medici specialisti
a bordo, per andare a ricercare quei clochard che non accettano aiuto. Sono 500 su
Roma: cercheremo di capire se in questo momento di emergenza possiamo “obbligarli”
ad accettare l’assistenza. (mg)