2012-01-31 14:58:12

L'iniziativa di microcredito dei missionari Comboniani in una baraccopoli del Kenya


Da circa otto anni a Nairobi, capitale del Kenya, gli abitanti della baraccopoli di Kariobangi possono finanziare i loro progetti con gli strumenti del microcredito, grazie all’iniziativa di alcuni missionari comboniani. Ad illustrare i principi su cui si basa questa esperienza è, nell’intervista di Davide Maggiore, il parroco padre Paulino Mondo:RealAudioMP3

R. – Secondo gli insegnamenti della Chiesa cattolica, un essere umano deve vivere bene perché è l’immagine di Dio vero. Quindi, abbiamo messo insieme un gruppetto di 50 persone che potevano così aiutarsi a vicenda. Oggi siamo 4.020 persone. Chiunque voglia essere membro, deve contribuire per un minimo di 5 euro in scellini kenyoti e un euro ogni settimana. Così, questa persona può ottenere un prestito di 20-30 euro, ma deve essere garantita da tre persone: così, se la persona che ha ricevuto il prestito scappa, quelli che hanno garantito per lei devono pagare, perché sono come i suoi compagni di lavoro. Questo è stato per insegnare loro ad avere a cuore il bene comune, perché la povertà dell’Africa è l’individualismo.

D. – In questi otto anni, quali sono stati i risultati?

R. – I membri del microcredito stanno riuscendo a mettere insieme alcuni piccoli negozi. Adesso stiamo comprando anche i terreni, usando questi soldi, e stiamo costruendo le case popolari fuori dalle baraccopoli. Tanta gente sta mandando i figli a scuola e questo è un altro guadagno, perché la miseria cresce dove c’è l’ignoranza.

D. – Come si inserisce questa iniziativa nella vostra attività missionaria e nell’annuncio della Parola di Dio?

R. – Non sono separati, perché ovunque Gesù passasse, quando c’era una folla affamata Egli non lasciava andare via la gente senza averla saziata. E anche il Beato Giovanni Paolo II e ancora il nostro Papa, Benedetto XVI, hanno scritto sul benessere di un essere umano, su come possiamo sconfiggere la povertà. Quindi, usando l’insegnamento sociale e la Bibbia, la Chiesa cattolica deve fare la differenza: deve presentare un Vangelo che faccia effetto.

D. – Il mondo occidentale attraversa oggi una grave crisi economica. L’esperienza di Kariobangi, la mentalità e i valori che la ispirano possono essere d’aiuto anche ai cittadini del Nord del mondo?

R. – Io penso di sì, perché qui abbiamo scoperto che il benessere di un essere umano non è solo nel denaro, ma è nella persona stessa. Un essere umano è un tesoro. L’essere umano non può vivere dei denari che vengono da fuori: deve vivere di qualcosa che viene da dentro il suo cuore.(gf)







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