Paraguay: esortazione dei vescovi per il dialogo e la ricerca della giustizia sociale
“È necessario ed urgente che le autorità del Paraguay si assumano le proprie responsabilità
nel riordinare il caos relativo alla proprietà terriera nel Paese”: è quanto scrive
la Conferenza episcopale del Paraguay (Cep), in una nota pubblicata ieri. Nel documento,
i vescovi esprimono la loro preoccupazione “per la situazione di tensione, conflitto
e tentativi di violenza che si registrano nell’Alto Paranà a causa della questione
terriera”. La necessità di una riforma agraria che porti allo sviluppo rurale del
Paraguay è un problema “di lunga data”, sottolinea la Cep, e che “fino ad ora non
ha trovato risposte soddisfacenti da parte delle istituzioni responsabili. La ricerca
e la costruzione del bene comune – incalzano i vescovi – è una responsabilità di tutti
gli attori sociali, ma soprattutto è compito dello Stato, perché il bene comune è
la ragione d’essere dell’autorità politica”. Per questo, la Chiesa chiede che “il
conflitto per le terre nella zona dell’Alto Paranà” sia risolto delle autorità nazionali
e locali “attraverso la riconciliazione, la pace e la ricerca di soluzioni giuste
ed eque”. Richiamando, poi, il principio secondo il quale “Dio creò la terra e tutto
ciò che essa contiene per l’uso di tutti gli uomini e i beni creati devono arrivare
a tutti in forma uguale”, i vescovi del Paraguay affermano: “La proprietà privata
non è un diritto assoluto, ma è subordinata all’uso comune”. Di qui, l’esortazione
alle autorità affinché elaborino “un catasto nazionale delle terre che permetta il
recupero di quelle assegnate in modo errato e la giusta titolazione delle proprietà”.
Allo stesso tempo, la Cep auspica “una politica di sviluppo rurale integrale, la quale
richiede un sostegno tecnico e finanziario, infrastrutture, sanità, educazione, lavoro
ed industrializzazione delle campagne, per permettere il radicarsi delle famiglie
rurali”. Infine, “consapevoli che la questione agraria è complessa e che richiede
l’azione coordinata delle autorità civili per costruire uno Stato sociale di diritto”,
i vescovi del Paraguay concludono la loro nota ricordando che “la pace è sempre frutto
del dialogo, della giustizia, dell’equità e dello sviluppo integrale come un’opportunità
per tutti i cittadini”. (A cura di Isabella Piro)