Il Papa ricorda Oscar Luigi Scalfaro: "Illustre uomo cattolico di Stato". L'omaggio
di padre Lombardi
E’ scomparso all’età di 93 anni Oscar Luigi Scalfaro, presidente della Repubblica
italiana dal 1992 al 1999. Papa Benedetto XVI esprime, in un telegramma, le sue più
sentite condoglianze alla figlia dell’ex presidente, ricordandolo come un “illustre
uomo cattolico di Stato”, che “si adoperò per la promozione del bene comune e dei
perenni valori etico-religiosi cristiani propri della tradizione storica e civile
dell’Italia”. A firma del cardinale di Stato Tarcisio Bertone, due telegrammi: uno
alla figlia e uno al capo dello Stato italiano Giorgio Napolitano, in cui il porporato
ricorda il “fedele servitore delle istituzioni e uomo di fede". Ecco, di seguito,
il testo integrale del telegramma di Benedetto XVI:
PREGIATISSIMA SIGNORINA
MARIANNA SCALFARO VIA CAMILLO SERAFINI, 35 00164 ROMA
Spiritualmente
vicino in questo momento di dolore per la morte dell’amato genitore Senatore Oscar
Luigi Scalfaro Presidente emerito della Repubblica Italiana desidero porgere le mie
più sentite condoglianze con l’assicurazione della mia sincera partecipazione al grave
lutto che colpisce anche l’intera Nazione italiana. Nel ricordare con vivo affetto
e con speciale gratitudine questo illustre uomo cattolico di Stato integerrimo magistrato
e fedelissimo servitore delle istituzioni che nelle pubbliche responsabilità ricoperte
sempre si adoperò per la promozione del bene comune e dei perenni valori etico-religiosi
cristiani propri della tradizione storica e civile dell’Italia elevo fervide preghiere
di suffragio invocando per la sua anima dalla divina bontà per intercessione della
Vergine Maria da lui particolarmente venerata la Pace Eterna e di cuore imparto a
Lei e a tutti i familiari la confortatrice Benedizione Apostolica
BENEDICTUS
PP XVI
Una vita al servizio dello Stato, Scalfaro era stato membro dell’Assemblea
Costituente del 1946 e aveva ricoperto più volte il ruolo di ministro e di sottosegretario.
Divenuto presidente della Camera nell’aprile 1992, fu eletto al Quirinale un mese
più tardi, pochi giorni dopo la strage di Capaci in cui perse la vita il giudice Falcone
e gli agenti della scorta. In ricordo del presidente Scalfaro, il direttore della
nostra emittente, padre Federico Lombardi porge un piccolo omaggio che definisce
"personale e riconoscente”:
Vorrei ricordare
semplicemente due aspetti della vita e della personalità del Presidente Scalfaro.
E’ uno degli ultimi e più eminenti rappresentanti di quella generazione che nel fiore
delle sue forze si impegnò generosamente per la ricostruzione del Paese alla fine
della tragedia del fascismo e della guerra, e lo fece con intensa passione ideale,
serietà culturale e assoluta integrità morale, come testimonianza dell’impegno sociale
e politico che scaturiva da una fede profonda e vissuta quotidianamente. Per questo
fu un punto di riferimento importante, insieme ad altri, prima in Piemonte e poi nel
Paese intero, non solo per i cattolici, ma per tutti coloro che vivevano il servizio
all’Italia con grande rigore morale anche in tempi in cui questo diveniva purtroppo
gradualmente assai più raro. A quella generazione di politici cattolici, che conobbi
e ammirai in Piemonte nella mia prima giovinezza - e quindi al Presidente Scalfaro
-, resterò sempre immensamente grato per la fiducia che seppero ispirarci nel valore
di un impegno sociale, civile e politico, leale e disinteressato.
Inoltre
è una persona che non ha mai tenuta nascosta la sua fede cristiana, la sua piena partecipazione
alla vita della Chiesa cattolica, e perfino la sua schietta devozione mariana. Così
ha dimostrato efficacemente come si può essere allo stesso tempo profondamente credenti
e convinti assertori – e nel suo caso anche massimi garanti - dei valori comuni fondanti
della vita civile e politica del Paese, nel rispetto del pluralismo delle posizioni.
Giorgio
Napolitano, che si è recato stamane a casa di Scalfaro per un saluto, ricorda oggi
“con profonda commozione” il suo predecessore, definendolo “un amico” e un esempio
di “coerenza ideale e integrità morale”, in particolare per aver affrontato la presidenza
con “fermezza e linearità”, in uno dei periodi “tra i più difficili della storia italiana”.
Lo stesso Scalfaro parlava così del ruolo di Presidente della Repubblica:
“Dev’essere
dentro, come impegno. Ma dev’essere sempre al di sopra. Essere ‘al di sopra’ vuol
dire fare ogni sforzo, con i limiti umani, per rispettare la verità, quindi dare torto
anche agli amici o dare ragione all’avversario quando ce l’ha”.
Fortemente
critico sulla crisi dei valori della società contemporanea, Oscar Luigi Scalfaro
interveniva così ai microfoni del nostro Alessandro Guarasci, in un'intervista
ad aprile scorso:
"In tutti
i dibattiti, e sono molti, che ho con giovani e non giovani, do una mia definizione
sulla realtà in cui viviamo: noi siamo nella miseria più profonda, culturale e morale.
Dobbiamo avere la certezza assoluta che la verità vincerà sulla menzogna e il bene
vincerà sul male. Questa sofferenza durerà ancora? Temo di sì, però dobbiamo avere
dentro di noi questa certezza assoluta che la vittoria non può essere né del male,
né dell’ipocrisia, né di questa serie di marciume che si è moltiplicato in questi
anni anche da noi!".
I funerali di Oscar Luigi Scalfaro avranno luogo in
forma privata domani pomeriggio nella chiesa di Santa Maria in Trastevere a Roma.
Il saluto al presidente potrà essere reso, sempre nella giornata di domani, nella
vicina chiesa di Sant'Egidio dalle ore 10.30 alle ore 13.30.