Porto Alegre. La Rousseff al Forum: cambiare modello per uno sviluppo sostenibile
“Scatenare un movimento di rinnovamento delle idee e di nuovi processi, assolutamente
necessari per affrontare i giorni difficili che oggi vive una grande parte dell’umanità”.
È l’obiettivo indicato dalla presidente brasiliana, Dilma Rousseff, nel suo intervento
al Forum sociale tematico (Fst) di Porto Alegre, citato dall’agenzia Misna. Di fronte
a migliaia di attivisti, Dilma ha sottolineato che l’oggetto del dibattito alla Conferenza
dell’Onu sullo sviluppo sostenibile in programma a Rio de Janeiro a fine giugno, che
lei stessa presiederà, “è un modello di sviluppo che articoli crescita e creazione
di lavoro, lotta alla povertà e riduzione delle disuguaglianze, uso sostenibile e
tutela della risorse naturali”. Il capo di Stato ha quindi posto l’accento sulle conseguenze
negative della crisi che colpisce i Paesi del Nord del mondo: concentrazione della
ricchezza, aumento della disuguaglianza, esplosione della disoccupazione, espansione
della povertà, criticando anche i “nefasti” effetti delle misure fiscali applicate
in diversi Stati: “Disoccupazione e divario sociale sono particolarmente crudeli quando
si tratta di nazioni ricche che hanno conquistato diritti e colpiscono soprattutto
i giovani, le donne, gli immigrati. La dissonanza tra la voce dei mercati e quella
delle strade - ha aggiunto - sembra crescere sempre di più nei Paesi sviluppati,
mettendo a rischio non solo le conquiste sociali, ma la democrazia stessa”. Al Forum
di Porto Alegre, dedicato quest’anno al tema “Crisi capitalista, giustizia sociale
e ambientale”, diversi attivisti si sono rivolti direttamente al presidente: “Dobbiamo
cambiare il modello consumista, perché il pianeta ha dei limiti e il capitalismo li
ha superati, tutti” ha detto Pablo Solon, ex ambasciatore della Bolivia all’Onu. “Non
è possibile discutere di sostenibilità all’Onu se non si parla di lavoro dignitoso”
ha evidenziato Carmen Foro, contadina e attivista amazzonica. Prima donna alla presidenza
del Brasile, 64 anni, ex guerrigliera che affrontò la dittatura e pagò con il carcere
e la tortura, Dilma è stata ricevuta a Porto Alegre con calore ma anche con reclami:
“Metti il veto sul codice forestale” le è stato chiesto, in merito alla controversa
riforma che rischia di allargare la frontiera agricola brasiliana a detrimento della
selva amazzonica. (M.G.)