2012-01-27 14:00:56

Porto Alegre. La Rousseff al Forum: cambiare modello per uno sviluppo sostenibile


“Scatenare un movimento di rinnovamento delle idee e di nuovi processi, assolutamente necessari per affrontare i giorni difficili che oggi vive una grande parte dell’umanità”. È l’obiettivo indicato dalla presidente brasiliana, Dilma Rousseff, nel suo intervento al Forum sociale tematico (Fst) di Porto Alegre, citato dall’agenzia Misna. Di fronte a migliaia di attivisti, Dilma ha sottolineato che l’oggetto del dibattito alla Conferenza dell’Onu sullo sviluppo sostenibile in programma a Rio de Janeiro a fine giugno, che lei stessa presiederà, “è un modello di sviluppo che articoli crescita e creazione di lavoro, lotta alla povertà e riduzione delle disuguaglianze, uso sostenibile e tutela della risorse naturali”. Il capo di Stato ha quindi posto l’accento sulle conseguenze negative della crisi che colpisce i Paesi del Nord del mondo: concentrazione della ricchezza, aumento della disuguaglianza, esplosione della disoccupazione, espansione della povertà, criticando anche i “nefasti” effetti delle misure fiscali applicate in diversi Stati: “Disoccupazione e divario sociale sono particolarmente crudeli quando si tratta di nazioni ricche che hanno conquistato diritti e colpiscono soprattutto i giovani, le donne, gli immigrati. La dissonanza tra la voce dei mercati e quella delle strade - ha aggiunto - sembra crescere sempre di più nei Paesi sviluppati, mettendo a rischio non solo le conquiste sociali, ma la democrazia stessa”. Al Forum di Porto Alegre, dedicato quest’anno al tema “Crisi capitalista, giustizia sociale e ambientale”, diversi attivisti si sono rivolti direttamente al presidente: “Dobbiamo cambiare il modello consumista, perché il pianeta ha dei limiti e il capitalismo li ha superati, tutti” ha detto Pablo Solon, ex ambasciatore della Bolivia all’Onu. “Non è possibile discutere di sostenibilità all’Onu se non si parla di lavoro dignitoso” ha evidenziato Carmen Foro, contadina e attivista amazzonica. Prima donna alla presidenza del Brasile, 64 anni, ex guerrigliera che affrontò la dittatura e pagò con il carcere e la tortura, Dilma è stata ricevuta a Porto Alegre con calore ma anche con reclami: “Metti il veto sul codice forestale” le è stato chiesto, in merito alla controversa riforma che rischia di allargare la frontiera agricola brasiliana a detrimento della selva amazzonica. (M.G.)







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