Il presidente afghano Karzai ieri in Italia. Accordo di cooperazione con il premier
Monti
Prosegue oggi in Francia il tour europeo del presidente afghano Hamid Karzai. Oggi
il capo dello Stato incontrerà il capo dell’Eliseo, Nicolas Sarkozy. Ieri pomeriggio
invece la prima tappa in Italia. A Palazzo Chigi, Karzai e il presidente del Consiglio,
Mario Monti, hanno siglato un accordo di partenariato e cooperazione di lungo termine,
il primo firmato da Kabul con un Paese occidentale. L’Italia – ha ribadito Monti –
continuerà ad essere un partner importante per l’Afghanistan. Il servizio di Giancarlo
La Vella:
(Inno)
Hamid
Karzai, ricevuto ieri a Palazzo Chigi con gli onori riservati ai capi di Stato, passa
per Roma, prima tappa del suo tour europeo, con lo scopo di stringere quei rapporti
internazionali essenziali alle istituzioni di Kabul per disegnare il difficile cammino
verso la stabilizzazione e la pace. E l’Italia non si tira indietro dal garantire
al Paese asiatico, colpito da decenni di conflitti, una vicinanza importante per il
raggiungimento di questo obiettivo. Lo ha confermato ieri proprio il premier italiano,
Mario Monti:
“La responsabilità ed il partenariato
dell’Italia verso l’Afghanistan non verranno meno con il ritiro delle forze internazionali.
L’Italia non abbandonerà l’Afghanistan”.
E alla luce dell’intesa di
partenariato e cooperazione formato ieri, Monti ha sottolineato come l’impegno italiano
in Afghanistan - da dieci anni garantito dalla presenza di quattromila militari nell’ambito
della missione della Nato Isaf - dal 2014, termine delle operazioni, ovviamente sarà
puntato non più sul controllo e sulla sicurezza, ma sugli aspetti civili ed economici:
“The Italian support is building for…”
Dalla sua, il
presidente Karzai, dopo aver ringraziato l’Italia per la sua fattiva e concreta vicinanza,
ha detto che il supporto di Roma sta consentendo realmente la ricostruzione del Paese
in tutti i suoi aspetti, soprattutto nell’edilizia, servizi, formazione, istruzione.
Infine,
il commosso pensiero di Mario Monti al tributo di sangue pagato in questi anni dagli
italiani in Afghanistan: un doloroso pegno per garantire il cammino verso la pace
del Paese asiatico.