2012-01-26 14:11:02

Sventato golpe in Papua Nuova Guinea: grande instabilità del Paese


Sventato golpe in Papua Nuova Guinea. Un gruppo di uomini armati, guidato da un colonnello a riposo, ha sciolto il Parlamento, richiamando al potere l'ex capo del governo Michael Somare. A conclusione di una giornata ricca di colpi di scena, l'attuale premier, Peter O'Neill, ha dichiarato conclusa la vicenda. Ma come si è arrivati a questo colpo di mano? Giancarlo La Vella lo ha chiesto a Stefano Vecchia, esperto di Asia: RealAudioMP3

R. - Diciamo che l’episodio rientra in un conflitto in corso da tempo tra Michael Somare, personaggio storico della Papua Nuova Guinea, arrivato ai ruoli di potere subito dopo l’indipendenza, e Peter O’Neill. Il problema è nato dal fatto che Somare, di salute malferma, si è sostanzialmente ritirato lo scorso giugno dalla carica di premier. A questo punto, il parlamento aveva eletto O’Neill come nuovo primo ministro. La decisione però è stata sconfessata dalla Corte suprema lo scorso dicembre. Di conseguenza, il Paese si è trovato per alcuni mesi con un doppio governo. E proprio per sbloccare questa situazione, si è verificato oggi questo parziale colpo di Stato militare.

D. - La situazione del Paese, politicamente appare quindi molto instabile?

R. - Certamente. Il Paese è molto instabile, strutturalmente. L’Australia ha già avvertito che non tollererà una qualche destabilizzazione del Paese vicino, che ha ingenti quantità di risorse minerarie. Di fatto, la Papua Nuova Guinea dipende fortemente dall’aiuto straniero e ha il 37% della popolazione sotto il livello di povertà. Quindi, è chiaramente un Paese che ha bisogno di stabilità: una stabilità che non riesce a trovare, soprattutto a causa del conflitto tra queste due personalità forti. Somare, oltre ad essere malato, è anche molto anziano. Dunque, si dovrà trovare un’alternativa valida.

D. - C’è il rischio che questa situazione degeneri in guerra civile?

R. - Il rischio c’è. Bisogna dire che il Paese ha un territorio fortemente accidentato, la popolazione è composta da molte etnie Diciamo che, forse, questa divisione non favorisce un’azione di forza da una parte o dall’altra, e finora questa situazione ha infatti favorito una soluzione di compromesso. Bisognerà vedere nelle prossime ore come i due contendenti riusciranno, eventualmente attraverso il dialogo, a risolvere la questione. Altrimenti, se iniziassero i primi scontri fra i sostenitori di Somare o di O’Neill, c’è il rischio che si vada verso la guerra civile. (bi)







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