Libia: Msf denuncia torture subite dai prigionieri e comunica lo stop delle attività
a Misurata
In Libia i detenuti vengono torturati. Per questo Medici Senza Frontiere ha annunciato
lo stop delle proprie attività a Misurata. Pesanti abusi dei diritti umani durante
gli interrogatori e negazione delle cure mediche d’urgenza. Medici Senza Frontiere
lo ha denunciato in mattinata attraverso un comunicato in cui rende nota la decisione
di sospendere i servizi nella città. Il documento riferisce di un numero crescente
di pazienti con ferite riportate anche fuori dai centri di detenzione. In totale da
gennaio si contano 115 persone, alcune delle quali sono state soccorse più volte segno
che hanno subito interrogatori e torture ripetute. Dura la presa di posizione del
direttore di Medici Senza Frontiere, Stokes: "Il nostro compito – afferma – è solo
quello di fornire cure mediche per feriti in guerra e detenuti malati. Le autorità
locali sono state informate dalla situazione. Tuttavia, alcuni funzionari hanno tentato
di strumentalizzare e ostacolare le attività mediche" fornite dalla Ong. Solo ieri
l’Alto commissariato Onu per i diritti umani ha informato il Consiglio di Sicurezza
dell’esistenza di carceri illegali dove si trova un numero imprecisato di detenuti.
Per questo è stato chiesto al Consiglio nazionale di transizione di riprendere il
controllo delle strutture dove probabilmente si trovano anche civili, donne e bambini.
(E.B.)