Somalia: riaperto l’Ufficio Onu a Mogadiscio. Liberati oggi due cooperanti
Liberati oggi in Somalia due cooperanti, uno statunitense ed un danese, rapiti lo
scorso 25 ottobre a Galkayo. Il rilascio è avvenuto nella regione centrale di Hobyo,
a seguito di un’operazione dell’Esercito statunitense. Altra buona notizia: è stato
riaperto ieri l’Ufficio dell’Onu a Mogadiscio. Dopo 17 anni Augustine Philip Mahiga,
rappresentate speciale del segretario generale delle Nazioni Unite (Srsg) per il Corno
d'Africa, è tornato nella capitale somala, accolto in aeroporto dal primo ministro
somalo Ali Mohamed Abdiweli, dal presidente del parlamento Sharif Hassan Sheik Aden
e da diplomatici stranieri. L’arrivo di Mahiga è stato accompagnato da speciali misure
di sicurezza, con migliaia di militari e poliziotti che hanno presidiato i punti nevralgici
della città. L'ambasciatore Mahiga si è augurato che questo ritorno possa segnare
l'inizio di una ''rinnovata speranza per il futuro della Somalia'', in quanto consentirà
all'Onu di lavorare molto più a stretto contatto con il Governo federale di transizione,
le agenzie dell'Onu e le Ong che operano nel Paese africano da tempo. Mahiga ha incontrato
il presidente somalo Sharif Sheikh Ahmed, il quale ha auspicato la riapertura della
ambasciate straniere a Mogadiscio, convinto che sia arrivato il momento “della pace
e dello sviluppo”. Ahmed ha incontrato anche il comandante della Forza di pace dell'Amisom,
cui ha espresso apprezzamento per il ''sacrificio notevole'' reso in favore della
pace in Somalia. La riapertura dell’Ufficio Onu era stata annunciata lo scorso dicembre
del segretario generale Ban Ki-moon, nel corso di una visita a Mogadiscio. In quell’occasione,
Ban aveva auspicato “un’accelerazione dei programmi di governo per migliorare la sicurezza,
il buon governo, la riconciliazione”. (R.G.)