Costa Rica. I vescovi: è necessario migliorare il progetto di legge sulla vendita
di alcolici
È necessario migliorare il progetto di legge sulla regolamentazione e la vendita delle
bevande alcoliche: lo chiede mons. Hugo Barrantes Ureña, arcivescovo di San José in
Costa Rica. Nel Paese, infatti, è attualmente al vaglio del Senato il disegno normativo
n. 17410, denominato “Legge regolatrice delle bevande alcoliche”. Il progetto, scrive
mons. Barrantes in una nota, presenta alcuni aspetti positivi, come quello di “proibire
ai minori l’acquisto di bevande alcoliche e l’accesso in luoghi in cui esse sono in
vendita” od anche “il divieto di vendere alcolici lungo le strade, negli edifici religiosi
e sportivi”. Ma tali elementi, ribadisce il presule, “non sono sufficienti”, poiché
“il nucleo di un progetto di legge come questo deve essere sempre il bene comune,
la salute pubblica, il benessere della persona e, soprattutto, la protezione delle
famiglie, in particolare dei minori e dei disabili”. “Gli interessi particolari non
devono mai essere i criteri di orientamento di una legge", si legge ancora nella nota,
e quindi, “le attività commerciali non vanno mai considerate come un semplice strumento
di incasso per lo Stato o i comuni, né come attività che vanno a vantaggio dei soli
commercianti”. Per questo, mons. Barrantes esprime “preoccupazione e stupore” per
il fatto che la legge “non stabilisca criteri obiettivi ed opportuni” per il numero
di licenze di vendita di alcolici in una stessa giurisdizione e per gli orari di apertura
dei locali che, soprattutto nei week-end, finiscono per lavorare tra le 13 e le 18
ore. “Sono orari scandalosi in un Paese con un alto indice di alcolismo – si legge
nella nota – Essi costringono le famiglie costaricane a vivere il triste spettacolo
delle persone ubriache nei centri sportivi o nei luoghi religiosi”, mentre invece
“il dovere della società è quello di impegnarsi nel recupero di queste persone”. “La
nostra società – ribadisce poi mons. Barrantes – ha bisogno di contare su una politica
di recupero delle persone alcolizzate e di prevenzione dell’alcolismo nei giovani,
aspetti che sono invece totalmente assenti in questo progetto di legge”. Infine, chiedendo
ai senatori di “identificare gli elementi migliorabili nella bozza della normativa”,
anche in base al fatto che “la tendenza mondiale è quella di diminuire gli spazi di
vendita di alcolici”, l’arcivescovo di San José conclude: “Difendere la famiglia e
proteggere i giovani dal pericolo delle dipendenze significa lavorare per un futuro
migliore per tutti”. (I.P.)