Cei, il cardinale Bagnasco: no a polemiche su Ici, provocano sospetti inutili
Per l’Ici, la Chiesa “non chiede trattamenti particolari, ma semplicemente di aver
applicate a sé, per gli immobili utilizzati per servizi, le norme che regolano il
noprofit. E’ uno dei passaggi della prolusione del cardinale Angelo
Bagnasco, presidente della Confrenza episcopale italiana (Cei), in occasione del Consiglio
permanente di ieri. Sul governo Monti, definito dal cardinale “di buona volontà”,
Bagnasco chiede che i partiti si impegnino per fare la loro parte. Alessandro Guarasci:
Il cardinale
Bagnasco è netto sulle tasse. Evadere il fisco è un peccato, e per un soggetto religioso
questo è addirittura motivo di scandalo. Dunque, massima trasparenza. E questo vale
anche per l’Ici pagata dalla Chiesa per gli immobili adibiti a servizi. Il presidente
della Cei chiede che siano applicate le norme che regolano il no profit.
“I
Comuni vigilino e noi per la nostra parte lo faremo. Ci piacerebbe solo non si investissero
tempo e risorse in polemiche che, se pur accettiamo in spirito di mortificazione,
finiscono per far sorgere sospetti inutili e, in ultima istanza, infirmare il diritto
dei poveri di potersi fidare di chi li aiuta”.
Sul governo Monti:
ha il compito di sbrigliare la matassa nel frattempo diventata - ha detto il porporato
- troppo ingarbugliata, un esecutivo autonomo non dalla politica, ma dalle complicazioni
ed esasperazioni di essa. Dunque, i partiti si devono impegnare a fare la propria
parte, perché il sistema politico finora ha dimostrato “l’incapacità provata di pervenire
nei tempi normali a riforme effettive, spesso solo annunciate”. E’ questa una rivalutazione
della politica, assolutamente necessaria, anche “se sembra, invece, che i grandi della
terra non riescano ad imbrigliare il fenomeno speculativo”. I cattolici possono dare
molto in questo senso.
“Nell’agorà odierna, il nostro laicato vuole
esserci, consapevole di essere portatore di un pensiero forte e originale, cioè non
conformista. Consapevole di un dovere preciso che scaturisce
anche dalla propria fede e da una storia lunga e feconda nota a tutti”.
Il
cardinale Bagnasco, poi, mette in luce come sia stia vivendo un periodo di sacrifici,
basta che non siano inutili. Il Paese, quindi, deve seguire un doppio binario: risanare
e crescere. Per questo, bisogna dedicare sempre maggiore attenzione alle famiglie,
e la domenica non può essere sacrificata all’economia. Un pensiero inoltre ai tanti
cristiani, in particolare in Nigeria, che vivono gravi soprusi.