Orrore in Nigeria: oltre 160 morti negli attentati sferrati da “Boko Haram”
Sono almeno 162 le vittime degli attacchi terroristici sferrati nelle ultime ore a
Kano, la seconda città della Nigeria. Bombe, sparatorie e incendi hanno seminato morte
per le strade della metropoli di oltre dieci milioni di abitanti. Imprecisato il numero
dei feriti. La serie di attacchi coordinati sono stati rivendicati dalla setta integralista
islamica “Boko Haram”, che negli ultimi mesi ha intensificato le violenze in particolare
a danno dei cristiani del Paese.Su questa drammatica situazione, Gabriella
Ceraso ha raccolto il commento di padrePatrik Tor Alumuku, direttore
della comunicazione dell’arcidiocesi di Abuja:
R. – Abbiamo
ricevuto queste notizie con ansia, con paura, perché questo è una ulteriore escalation
rispetto a quello che è stato fatto finora dai “Boko Haram”.
D. – Qual
è la lettura che la Chiesa, la comunità nigeriana sta dando a ciò che accade?
R.
– La Chiesa ha sempre parlato della necessità di un dialogo, per trovare la pace in
questo Paese. Abbiamo anche sentito dai capi musulmani che denunciano i “Boko Haram”.
Hanno detto che non rappresentano l’islam. Quindi, non si può dire che sia un gruppo
musulmano, perché è un gruppo terrorista e basta, che vuole creare tensione e rendere
ingovernabile questo Paese. E’ una mafia. Come si possa fermare però non si sa…
D.
– Cosa pensa concretamente che la Chiesa possa fare per reagire alla paura?
R.
– La Chiesa dice al governo di proteggere tutti i cittadini del Paese, di dare fiducia
a chi abita in quelle zone. Non solo i cristiani stanno scendendo dal Nord al Sud,
ma c’è paura anche tra i musulmani che dal Sud stanno andando verso il Nord. Si crea
quindi una situazione molto difficile. (ap)