2012-01-22 14:58:55

Libia: attacco alla sede del Cnt, si dimette il numero due del governo provvisorio


Resta alta la tensione nella Libia del dopo Gheddafi. Circa un migliaio di manifestanti hanno dato l'assalto alla sede del governo provvisorio a Bengasi e tentato l’aggressione nei confronti del presidente del Consiglio Nazionale di Transizione, Abdel Jalil, costretto ad abbandonare l’edificio insieme ad altri dirigenti del governo libico. I dimostranti hanno appiccato il fuoco alla facciata della sede governativa, spaccato i vetri delle finestre e danneggiato un blindato che sostava nei pressi. Nei giorni scorsi lo stesso edificio era stato bersagliato da tre granate artigianali. I manifestanti chiedono da settimane che le nuove autorità si mostrino più trasparenti nella gestione delle risorse e interrompano ogni contatto con gli esponenti del deposto regime. Gli incidenti sono avvenuti alla vigilia della presentazione, prevista per oggi, da parte dello stesso Cnt, della nuova legge elettorale: un passo sulla via dell’elezione, a giugno, di una assemblea costituente. Dopo gli scontri di ieri il capo del Cnt, Jalil, ha chiesto le dimissioni del sindaco di Bengasi e ha detto che le proteste anti-governative potrebbero “gettare il Paese in un pozzo senza fondo”. Intanto, parlando alla tv panaraba al Jazeera il vice presidente del Cnt, Abdel Hafiz Ghoga ha annunciato le sue dimissioni. "Non voglio influenzare il Consiglio - ha detto - mi dimetto nell'interesse della nazione". Ghoga era stato aggredito giovedì da alcuni studenti all’università di Bengasi, dove è da tempo in corso un sit in permanente di protesta. (C.D.L.)







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