Bangladesh: appello dell’arcivescovo di Dacca alle famiglie cristiane
Le famiglie sono chiamate a svolgere un ruolo maggiore nella Chiesa e a contribuire
a cambiarla. È l’invito rivolto da mons. Patrick D’Rozario, arcivescovo di Dacca,
in Bangladesh, durante un seminario ospitato nei giorni scorsi presso la sede Conferenza
episcopale nella capitale, in cui ha illustrato il piano di azione pastorale della
Chiesa locale per quest’anno. Nel suo intervento – riferisce l’agenzia Ucan - il presule
ha sottolineato l’importanza della partecipazione delle famiglie nella vita della
Chiesa, un impegno che inizia in seno alle famiglie stesse. “Ogni famiglia – ha detto
– è una Chiesa domestica, perché sin da bambini i figli vi apprendono i primi elementi
della fede. Nell’era della globalizzazione non tutti possono studiare in scuole cattoliche,
oppure studiano in scuole dove non ci sono insegnanti di religione cristiana”, ha
aggiunto. Per questo, ha detto, “spetta alle famiglie trasmettere e educare alla fede
i propri figli”. Mons. D’Rozario ha quindi esortato le famiglie cattoliche a riunirsi
in gruppi di 10-12 famiglie per formare piccole comunità guidate da un assistente
spirituale per diventare una matura Chiesa domestica. “Se i membri di una Chiesa domestica
sono maturi e riescono a scambiare amore, amicizia e unità l’uno con l’altro esse
possono portare pace e felicità nella famiglia e diventare un fermento positivo nella
società”, ha concluso l’arcivescovo. (L.Z.)