Usa: primarie in South Carolina, sfida tra Romney e Gingrich
Dopo Iowa e New Hampshire, le presidenziali americane vivono oggi una tappa fondamentale
con le primarie repubblicane in South Carolina. I sondaggi della vigilia vedono un
sostanziale testa a testa tra Mitt Romney e l’ex speaker della Camera, Newt Gingrich.
Sull’importanza di questo appuntamento, Alessandro Gisotti ha intervistato
il prof. Stephen Schneck, politologo della “Catholic University of America”
di Washington:
R.- It’s particularly important for Mitt Romney, because
for the first time …E’ di particolare importanza per Mitt Romney, perché vincere
anche in South Carolina sarebbe straordinario per lui! La South Carolina è molto importante
anche per i repubblicani, perché è veramente rappresentativa della situazione attuale
del partito.
D. – Quali sono i punti di forza e quelli deboli di Mitt
Romney?
R. – His strength is very often identified with economic conservatism.
… La sua forza spesso viene identificata con un conservatorismo economico.
E’ appoggiato da quanti sono impegnati per la riduzione del ruolo del governo nell’economia.
Trova invece maggiori difficoltà nell’attirare i conservatori sociali, i conservatori
dei valori, che pure sono una grossa fetta del partito repubblicano.
D.
– Qual è l’atteggiamento del mondo cattolico rispetto a queste primarie repubblicane?
R.
– There are two Catholic republicans who are running; … Ci sono due cattolici
in lizza tra i repubblicani; uno è Rick Santorum, cattolico fin dalla nascita, e l’altro
è Newt Gingrich, recentemente convertitosi al cattolicesimo. I due candidati risultano
però attualmente più interessanti per i protestanti e gli evangelici che non per i
cattolici: sembra che una larga parte di cattolici questa volta voterà per Mitt Romney.
D.
– Nonostante la crisi economica, i candidati repubblicani come anche la campagna di
Obama stanno raccogliendo una somma di denaro incredibile …
R. – It
really is amazing. On the Obama side, for example, it looks like … Veramente
è stupefacente. Sul fronte di Obama, per esempio, sembra che siano vicini a un miliardo
di dollari per questa campagna elettorale, mentre sul fronte repubblicano ci sono
differenze tra un candidato e l’altro, ma gli importi spesi sono comunque astronomici.
Solo nella South Carolina sono stati spesi oltre 12 milioni di dollari, e stiamo parlando
soltanto delle primarie! Quindi, immagino che questa sarà di gran lunga la più costosa
campagna elettorale degli Stati Uniti! (gf)