Iraq: a Sulaymanya una comunità religiosa aperta a cristiani e musulmani
Un monaco, tre postulanti e una novizia a lavoro nel Kurdistan iracheno per dar vita
ad un luogo di preghiera e di incontro con l'islam. I cinque religiosi siriani animeranno
una comunità nell’antica parrocchia della Vergine Maria, nel cuore della cittadina
curda irachena di Sulaymanya. Vuole essere simbolo di speranza e impegno, per dare
nuove prospettive ai cristiani rimasti. Nella chiesa, si legge su terrasanta.net,
si stanno ridipingendo le sale che ospiteranno i visitatori, si stanno stuccano le
crepe e, al posto delle vecchie panche, saranno srotolati dei tappeti per la preghiera,
secondo gli usi del primitivo cristianesimo orientale e dell’islam. L’idea è quella
di creare un luogo dove ogni credente, a prescindere dalla sua fede, possa trovarsi
a casa sua, imparare il dialogo. E pregare. La comunità, sostenuta dall’arcivescovo
di Kirkuk, mons. Loius Sako, sarà composta - come a Mar Musa, in Siria - da monaci
e monache e sarà aperta a coloro che vi si vorranno fermare. (T.C.)