La ‘Costa Concordia’, naufragata lo scorso 13 gennaio davanti all’Isola del Giglio,
si sta lentamente spostando. Al momento, sono 11 i morti accertati e 21 i dispersi.
Per non mettere a rischio la sicurezza dei soccorritori, sono state nuovamente interrotte
le operazioni di ricerca. Ascoltiamo al microfono di Amedeo Lomonaco il portavoce
dei vigili del fuoco, Luca Cari:
R. – Le attività
di ricerca sono sospese. Stiamo aspettando nuovi dati per poter valutare ancora la
posizione della nave: questo per noi è fondamentale per poter operare all’interno.
Dobbiamo essere certi di avere un minimo di sicurezza che sia almeno accettabile.
Abbiamo necessità di avere una serie di dati da poter confrontare per poter capire,
appunto, qual è il senso e il significato di questo movimento.
D. –
E’ anche allo studio la possibilità di ancorare la nave per rendere stabile il relitto?
R.
– Per quanto riguarda la possibilità di stabilizzare la nave, è uno dei progetti,
una delle ipotesi che si sta vagliando. Chiaramente, resta prioritaria l’azione di
ricerca dei dispersi. L’ancoraggio necessita di un tempo notevole rispetto invece
alla necessità che abbiamo noi di velocizzare la nostra azione di ricerca. Al di là
delle soste che ci vengono imposte da questa condizione di precarietà della nave,
stiamo procedendo giorno e notte, senza pause, nella ricerca dei dispersi. (gf)