Il "Cortile dei Gentili" a Palermo, capitale anti-mafia
'La Sicilia, come
crocevia di culture, religioni e tradizioni diverse, al centro del Mediterraneo, è
luogo abituato al dialogo. Palermo, è conosciuta nel mondo come capitale della mafia,
ma anche come capitale del contrasto internazionale alla mafia. E non parlo solo di
Cosa Nostra ma della criminalità organizzata diffusa in tutti i continenti'. Giusto
Scacchitano, magistrato palermitano, sostituto del procuratore nazionale antimafia,
spiega perché il Pontificio Consiglio della Cultura, ha scelto il capoluogo siciliano
come luogo del primo appuntamento del 'Cortile dei gentili' del 2012 che sarà dedicato,
il 29 e 30 marzo, al tema dell'illegalità. 'La mafia si combatte con il diritto
ma soprattutto con la cultura - spiega il magistrato siciliano - e un incontro dedicato
al dialogo interreligioso e interculturale può essere un contributo importante in
questo momento storico'. 'La Chiesa oggi non può non dare un segnale molto preciso
contro la mafia'. 'In occasioni come quella della processione religiosa di Castellammare
di Stabia, nel napoletano, dov'è prevista un sosta in omaggio al boss locale, le autorità
ecclesiali - secondo me - dovrebbero dissociarsi. Questo significa fare cultura anti-mafia
anche fra i credenti'. P. Laurent Mazas, direttore esecutivo della
struttura 'Cortile dei Gentili' - all'interno del Pontificio Consiglio della Cultura
- anticipa anche i prossimi appuntamenti del 2012. 'Dopo Palermo, il 17 e 18 maggio
a Barcellona, il 13 e 14 settembre a Stoccolma, all'Accademia di Svezia. E poi un
'Cortile dei Gentili' speciale, ad Assisi, dedicato al tema della Fede, sabato 6 ottobre,
alla vigilia del Sinodo dedicato alla Nuova Evangelizzazione e poco prima dell'inaugurazione
dell'Anno della Fede voluto da Benedetto XVI'. (A cura di Fabio Colagrande)