2012-01-19 16:49:27

Nave Concordia: la forza della solidarietà degli abitanti del Giglio


mons. Guglielmo Borghetti, vescovo Diocesi di Orbetello
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Nella tragedia è stato rincuorante assistere a questa gara di solidarietà, di vicinanza, di attenzione. Io ho seguito la situazione fin dal momento in cui è sorta. Il parroco dell’Isola del Giglio mi ha telefonato nel momento in cui stava accadendo la cosa, quando ancora non era ben chiaro che cosa fosse effettivamente successo, chiedendomi l’autorizzazione di aprire la chiesa. Ed io gli ho detto: “Figuriamoci”. Immaginiamoci se non sia giusto aprire la chiesa! Da lì poi siamo andati avanti, restando permanentemente in contatto, fino a quando poi nella tarda mattinata del sabato i naufraghi sono stati trasferiti a Porto Santo Stefano, dove anche lì c’è stata una splendida attenzione da parte del nostro volontariato, sia delle parrocchie locali che della Caritas diocesana. Questa gente dell’Isola del Giglio non ha avuto timore di aprire le case, anche durante la notte, e di accogliere questi naufraghi e dar loro un primo conforto, mettere loro addosso una coperta, dare un qualcosa di caldo. E’ stata una nota di luce in una notte molto buia per tanti aspetti.
Con il ritrovamento in vita di una passeggera tedesca e l’identificazione di due vittime francesi, il bilancio della tragedia è aggiornato ora a 11 morti accertati e 22 dispersi. Intanto, è giunto sull’isola mons. Guglielmo Borghetti, vescovo della diocesi di Orbetello, di cui fa parte anche l'isola del Giglio. (intervista di Luca Collodi)










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