(ANS – Kigali) – L’urna di Don Bosco ha iniziato il 2012 nell’area dei Grandi Laghi
Africani, in Uganda, una delle tre nazioni che compongono la Visitatoria “San Carlo
Lwanga” dell’Africa Grandi Laghi (AGL). Numerose le opere dei Salesiani e delle Figlie
di Maria Ausiliatrice visitate, in pochi giorni, nei tre paesi. Anche all’aeroporto
di Bujumbura, capitale del Burundi, don Gabriel Ngendakuriyo, Superiore dell’AGL,
ha guidato il comitato di accoglienza. Prima tappa è stata il centro giovanile salesiano
di Buterere, dove la reliquia è stata accolta con entusiasmo, mercoledì 4 gennaio,
da animatori e giovani oratoriani. Il giorno seguente, giovedì 5, l’arcivescovo
di Bujumbura, mons. Évariste Ngoyagoye, ha presieduto la messa in onore di Don Bosco.
Nell’omelia il presule ha sottolineato l’importanza della Madonna nella vita di Don
Bosco e ha chiesto ai giovani di avere la stessa fiducia in Maria Ausiliatrice. L’urna
ha poi continuato il suo pellegrinaggio fino alla cattedrale di Ngozi, dove nel pomeriggio
è stata celebrata una liturgia con preghiere, canti e meditazioni; e, nella mattina
del 6 gennaio, è stata celebrata la messa, presieduta dal vescovo, mons. Gervais Banshimiyubusa.
Dopo aver visitato il 7 gennaio, la parrocchia salesiana di Rukago, l’urna ha
poi fatto il suo ingresso in Rwanda nel pomeriggio di domenica 8. Un folto gruppo
dei salesiani e di giovani hanno aspettato l’urna già alla dogana e l’hanno accompagnata
fino all’opera di Rango-Butare dove Don Bosco è molto noto, perché patrono della parrocchia
locale. A Rango l’animazione per l’arrivo dell’urna ha previsto una profonda meditazione,
la proiezione di un film su Don Bosco, aperta specificatamente ai giovani, e, in serata,
un momento di preghiera personale di fronte all’urna, per i soli Salesiani. Lunedì
9 gennaio, dopo una breve processione, don Gaspard Nteziryayo ha presieduto una messa
nella parrocchia e nell’omelia ha ricordato il sogno dei 9 anni e il valore della
peregrinazione della reliquia: “sono i resti della mano destra di Don Bosco, la mano
che ha battezzato, distribuito la Comunione, ha dato l’assoluzione… ha cambiato la
vita di molti giovani”. Dopo un rapido passaggio al postnoviziato di Kabgayi, il
10 gennaio l’urna ha toccato dapprima l’opera delle Figlie di Maria Ausiliatrice di
Rugunga, e poi ha raggiunto la capitale, Kigali. Qui è stata salutata dalla corale
della parrocchia di Kicukiro e, dopo la celebrazione della messa, ha raggiunto il
centro giovanile di Gatenga. Per molte ore l’urna è stata esposta alla venerazione
dei fedeli; tra questi l’arcivescovo, mons. Thaddée Ntihinyurwa, e nella notte da
aspiranti, prenovizi e salesiani. Mercoledì 11 sono state celebrate 2 messe: una
alle 6 del mattino, per permettere la partecipazione anche a chi doveva recarsi a
lavoro; e l’altra alle 9, riccamente animata nel canto e nella liturgia, nel corso
della quale i Salesiani Cooperatori hanno anche rinnovato la loro promessa. Il pomeriggio
è trascorso in un continuo susseguirsi di giochi, esibizioni artistiche e culturali.