2012-01-18 15:13:26

Naufragio del Giglio: per il gip "disastro di proporzioni mondiali". Il comandante agli arresti domiciliari


Il naufragio del Giglio. “Un disastro di proporzioni mondiali in cui ricorre la condotta gravemente colposa a carico del comandante della Costa Concordia”. E’ quanto scrive il gip nell’ordinanza che ha deciso la scarcerazione di Francesco Schettino. La procura di Grosseto annuncia il ricorso al Tribunale del riesame, mentre il Consiglio dei ministri sta elaborando l’ordinanza per lo stato di emergenza. Intanto, sono di nuovo ferme le operazioni di soccorso e ricerca sul relitto: 11 restano le vittime accertate finora, 28 i dispersi. Cecilia Seppia:RealAudioMP3

E’ tornato nella sua abitazione di Meta di Sorrento, Francesco Schettino: con sorpresa dei pm, il gip Valeria Montesarchio ha infatti deciso per l’uomo gli arresti domiciliari perché non ha riscontrato pericolo di fuga, piuttosto il rischio di inquinamento delle prove. Il comandante della Concordia continua a difendere la sua posizione, ma l’ordinanza del giudice non lascia margini di dubbio e ravvisa nella tragedia la condotta gravemente colposa di Schettino, che non fece nessun tentativo serio – si legge - per tornare a bordo dove c’erano altri membri dell’equipaggio e ufficiali a soccorrere i passeggeri. A loro, il plauso del direttore del Centro Stella Maris di Livorno, don Luciano Cantini:

“Io ho ascoltato che il commissario di bordo con una gamba ferita ha continuato ad aiutare le persone e a metterle in salvo. Ci sono persone che sono tornate a bordo dell’equipaggio per aiutare i colleghi a fare questo tipo di sgombero. Le 'mele marce' nei cesti ci sono sempre, questo si sa, però non possiamo mai generalizzare. Io vedo nella gente di mare una grande generosità e un grande senso di solidarietà in ogni situazione”.

Sentiamo anche il commento del direttore dell’Ufficio per la Pastorale degli addetti alla navigazione marittima della Fondazione Migrantes, don Giacomo Martino:

"Credo che, al di là del dramma dell’affondamento, per i marittimi la cosa peggiore sia stata proprio quella di sentirsi trattare da molti media come persone incapaci ed egoiste. In fondo, se una nave in due ore tira fuori più di 4000 persone, significa che l’equipaggio ha veramente lavorato con grande senso di solidarietà. Quindi, in questo senso, io vorrei proprio spendere una voce per queste persone, perché altrimenti rischiamo di affondarle due volte".

I compaesani di Schettino dicono basta alla gogna mediatica ma le accuse contro il comandante della Concordia, così come per il primo ufficiale in plancia, Ciro Ambrosio, sono molto pesanti: omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono della nave. Per questo la procura di Grosseto, che indaga su altri due ufficiali, ha annunciato il ricorso al riesame: “Schettino - dice il procuratore capo Verusio - potrebbe ancora scappare”. E mentre sul fronte meteo si attendono pesanti rovesci questa mattina, la nave è tornata a muoversi: una oscillazione di oltre un metro dicono i tecnici, imponendo un nuovo stop alle operazioni di ricerca. I palombari della Marina sono comunque pronti a entrare in azione per aprire con microcariche altri quattro varchi nella parte sommersa del relitto e individuare le persone che ancora mancano all’appello: 28 in tutto, 16 uomini, 11 donne e una bimba. E' di 80 persone invece il bilancio dei feriti, grave il cuoco del Bangladesh. Sul fronte ambientale resta il pericolo del disastro: per svuotare i serbatoi dalle oltre 2400 tonnellate di carburante ci vorranno settimane.







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