2012-01-17 18:05:59

La solidarietà marittima


RealAudioMP3 "La cosa peggiore per il personale marittimo credo sia stata l’essere stati trattati da molti media come persone incapaci ed egoisti". E' quanto riferisce ai nostri microfoni Don Giacomo Martino, Direttore Ufficio per la pastorale degli addetti alla navigazione marittima ed aerea della Fondazione Migrantes (CEI), che molto si sta prodigando per stare vicino ai membri dell'equipaggio superstiti. "Bisogna spendere una parola per queste persone - sottolinea - non possiamo affondarle due volte. Sono madri e padri di famiglia, giovani di 25-30 nazionalità diverse, professionisti che a bordo lavorano 7 giorni su 7, che vivono una propria dimensione umana, molti in stretto contatto con il cappellano. Io ho fatto vita di bordo e non manderei mai nessun cappellano in un ambiente dove c’è gente che fa la vita di bengodi”. E poi aggiunge: "Così come sono andato a trovare costoro, serenamente andrò a trovare il comandante della nave Concordia, perché se Dio non fa differenze di persone, credo non dobbiamo farle neppure noi, lo dico come prete. Certo, mi auguro che nessuno abbia scherzato deliberatamente sulla vita di oltre quattromila persone". (a cura di Antonella Palermo)







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