Manila: al via il viaggio-studio del Dossier statistico immigrazione Caritas-Migrantes
Scarse tutele e protezione sociale, lavori poco qualificati e temporanei, alta presenza
femminile e mediazione di agenzie di reclutamento che fanno lievitare i costi della
migrazione e impongono regole: queste le caratteristiche dei flussi migratori all’interno
dell’Asia, che coinvolgono ogni anno 4 milioni di persone, considerati soprattutto
come “forza lavoro”. Ne ha parlato oggi padre Graziano Battistella, direttore dello
Scalabrini migration center Manila, nel suo intervento alla prima giornata di lavori
del quarto viaggio-studio del Dossier statistico immigrazione Caritas/Migrantes sul
tema “Asia-Italia: scenari migratori”, in corso a Manila, nelle Filippine, fino al
20 gennaio. Ad aprire l’evento - riferisce l'agenzia Sir - mons. Enrico Feroci, direttore
della Caritas di Roma e Franco Pittau, coordinatore del Dossier, che hanno illustrato
gli obiettivi dell’incontro. I Paesi asiatici dove si emigra di più sono Cina (anche
all’interno del Paese), India, Filippine e Vietnam. Le persone preferiscono il Medio
Oriente (Paesi del Golfo) e l’Asia dell’est, che è al tempo stesso regione di origine
e di destinazione. Singapore, Malaysia e Taiwan, ad esempio, sono Paesi di destinazione.
(R.P.)