2012-01-16 15:36:35

Incontro Monti-Van Rompuy. Il Fiscal compact entrerà in vigore a luglio


Il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, esprime parole di apprezzamento per il lavoro del governo Monti in Italia: il suo intervento oggi a Roma, alla conferenza stampa congiunta con il premier italiano seguita all’incontro fra i due. Van Rompuy si è poi recato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Annunciato tra l’altro che il trattato Fiscal compact, sul patto di bilancio, verrà firmato a marzo. Il servizio di Debora Donnini:RealAudioMP3

Mario Monti punta il dito contro l’insufficienza di governance dell’Eurozona per la decisione presa da Standard&Poor’s, relativa al taglio del rating a diversi Paesi europei fra cui l’Italia. E a sottolineare il lavoro “straordinario e impressionante” che l’Italia sta facendo è anche Herman Van Rompuy, nella conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio italiano. Annunciato anche che il nuovo patto Ue, il cosiddetto Fiscal compact, sarà firmato a marzo e reso operativo a luglio. Sentiamo il commento di Stefano Zamagni, professore di economia all’Università di Bologna:

“Il Fiscal compact è un atto dovuto e va fatto con una certa emergenza. Il punto è il modo: si può prendere questo patto e siglarlo e, al tempo stesso, impegnarsi a far partire una politica fiscale europea comune. Una politica che attendiamo da ben 10 anni. Quindi sì, dobbiamo calmare i mercati e le loro mire egoistiche ed aggressive per via dell’emergenza, però attenzione a non dimenticare l’obiettivo primario. Quando io parlo di una politica fiscale comune intendo dire una governance”.

Convergenza, dunque, fra Monti e Van Rompuy sulla necessità di stabilità finanziaria per l’Europa in generale. Punto cruciale le liberalizzazioni: le prime misure, in questo senso, saranno varate da Palazzo Chigi già questa settimana, ha conferma Monti che oggi, infatti, incontra i leader dei partiti che sostengono il suo governo: Angelino Alfano, Pdl, Pier Ferdinando Casini, Terzo Polo, e Pier Luigi Bersani, Pd. Sul punto delle liberalizzazioni sentiamo ancora Zamagni:

“Le liberalizzazioni di per sé sono un fatto positivo e fisiologico per le economie di mercato. Il punto è, ancora una volta, come vengono realizzate. La prima cosa è evitare che le liberalizzazioni, a breve termine, possano far nascere – o rinascere – monopoli a medio e lungo termine. Questo rischio esiste, perché con le liberalizzazioni facciamo scattare il meccanismo della competizione e questo può buttare a terra categorie di soggetti o imprese di piccola dimensione. Se ciò avviene, ridando potere a gruppi o ‘potentati’, allora le liberalizzazioni hanno un effetto perverso. La seconda condizione deve tener conto che ogni volta in cui si liberalizza, si creano vantaggi a favore di certi gruppi sociali ed oneri e svantaggi nei confronti di altri. La liberalizzazione che serve al bene comune è quella che tiene conto delle varie forme di compensazione, al fine di evitare che il costo della liberalizzazione – che alla lunga è positivo – ricada sui segmenti meno dotati della popolazione”.

Per il presidente del Consiglio italiano, sarà comunque un periodo denso di impegni anche a livello europeo. Mercoledì prossimo sarà a Londra per incontrare il premier britannico, David Cameron. Venerdì 20 gennaio, invece, dovrebbe vedere Merkel e Sarkozy, ma l’incontro potrebbe essere rinviato, secondo fonti governative italiane.







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