Il Kazakhstan al voto per il rinnovo anticipato del Parlamento
Dopo le tensioni di un mese fa, con violenti scontri tra lavoratori in sciopero e
forze dell'ordine che hanno provocato una ventina di vittime e oltre 100 feriti, il
Kazakhstan si sta recando oggi alle urne per il voto legislativo anticipato. Oltre
9 milioni gli elettori. Sette i partiti in lizza, dopo la dissoluzione in novembre
della Camera bassa del Parlamento di Astana, controllata dal partito del presidente
Nursultan Nazarbayev. Sull’andamento del voto, il servizio della nostra inviata ad
Astana, Fausta Speranza:
Oltre 900
osservatori internazionali seguono il voto di oggi. “Un monitoraggio previsto in ogni
caso, ma diventato particolare dopo la repressione delle manifestazioni e i morti
di un mese fa”. Sono parole del ministro degli Esteri, YerzhanKazikhanov, che abbiamo incontrato nella capitale Astana,
dove poco fa abbiamo visto votare – senza particolari cerimoniali – il presidente
Nazarbayev. Ma l’attenzione non è alla capitale tradizionalmente vicina
al presidente che guida il Paese dal 1991, quanto alla città di Almaty, nota per una
certa stampa critica, e soprattutto alla regione occidentale di Mangistau: è proprio
lì che a dicembre scorso, dopo mesi di scioperi degli operai, le forze dell’ordine
hanno ucciso 17 persone.
Poi il presidente ha voluto l’aumento dei
salari e ha annunciato una certa apertura alle opposizioni. Da qui, la consapevolezza
che si tratta di un voto particolare, in tempi di “primavera araba” e dopo mesi di
gente in piazza. Ma non può che essere una tappa di un processo:
We
understand that we can not become a democracy overnight: this is….. “La
democrazia non si costruisce in un giorno”, ha sottolineato lo stesso ministro degli
Esteri, ammettendo che ancora resta molto da fare in Kazakhstan, Paese strategico
tra Europa e Asia”.(mg)