Iraq: oltre 50 morti in un attentato kamikaze contro i pellegrini sciiti
È di oltre 50 morti e 130 feriti il bilancio dell’attacco kamikaze contro una comitiva
di pellegrini sciiti, compiuto nei pressi di Bassora, nel sud dell’Iraq. L'attentatore,
che indossava una divisa da poliziotto, ha azionato il giubbotto esplosivo nei pressi
di un posto di blocco delle forze di sicurezza dove transitava il gruppo di fedeli
di ritorno da Kerbala, dove si è chiusa una delle ricorrenze più sacre per l’islam
sciita, quella dell'Arbain. Tra le vittime si segnalano anche diverse donne e bambini.
La festività per il martirio dell'imam Hussein, che richiama milioni di pellegrini
non solo dall’Iraq, anche quest’anno è stata accompagnata da una lunga serie di violenze:
poche settimane fa un altro attacco di questo tipo aveva provocato la morte di 44
persone. Una scia di sangue che alimenta lo spettro di una nuova guerra settaria e
che arriva nel pieno di una grave crisi politica tra lo schieramento confessionale
sciita del primo ministro Nuri al Maliki, e quello sunnita e laico guidato dal suo
rivale, l'ex premier Iyyad Allawi. L’alleanza sunnita “Iraqiya” ha infatti deciso
il boicottaggio delle sedute del governo, nel quale è presente, dopo che un mandato
di cattura con l'accusa di terrorismo è stato spiccato contro il vice presidente sunnita,
Tareq al Hashemi, che si è rifugiato nella regione autonoma del Kurdistan. (A cura
di Marco Guerra)