Corea del Sud: settimana per l'Unità dei cristiani
Mettere da parte le divergenze per essere “araldi della pace e della salvezza” di
Cristo. Così, mons. Igino Kim Hee-joong, arcivescovo di Gwangju e presidente della
Commissione episcopale coreana per la promozione dell’unità cristiana e del dialogo
interreligioso, in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
Nel messaggio, citato da Asianews e intitolato “Saremo tutti cambiati dalla vittoria
di Nostro Signore Gesù Cristo”, il presule chiede ai cristiani di ogni denominazione
di superare il muro dell’incomprensione e del pregiudizio. Nel Paese, infatti, i cattolici
sono il 20 per cento della popolazione: oltre a loro si conta però una forte presenza
protestante che non sempre opera in unità con la Chiesa sui temi di importanza sociale.
Per mons. Kim “il modo migliore per riconoscere che siamo uniti in un’unica fede e
in un solo Vangelo è aprirsi tutti insieme alla chiamata che lo stesso Dio ci ha fatto”.
“Quando tutti i cristiani operano insieme – prosegue -, servendo Cristo con gli strumenti
che Lui ha dato all’umanità, allora la strada per l’unità si apre”. In conclusione,
il presule sprona tutti i fedeli a “proclamare con una voce sola la salvezza del Vangelo
e la Sua definitiva vittoria: vittoria sulla paura della morte che si spande per tutta
la terra. Un potere questo che ci rende uniti nell’amore, perché la vittoria è ottenuta
da Cristo”. La fede – ha detto infine mons. Kim – “rende i nostri cuori aperti allo
Spirito Santo e ci guida all’amicizia e alla cooperazione, nella condivisione del
nostro comune Salvatore”. (M.G.)