Perù: appello della Chiesa a fermare la violenza nella zona di Cajamarca
Sabato scorso tre uomini armati sono entrati nella stazione di polizia nel distretto
di Santa Rosa, provincia di Jaen, e hanno assassinato a sangue freddo tre poliziotti,
la moglie incinta di uno di loro e il figlio di 13 anni. Il direttore di Radio Marañón,
a Jaén, il sacerdote gesuita Francisco Muguiro Ibarra, in seguito agli ultimi atti
di violenza verificatisi nella zona di Cajamarca, è intervenuto parlando dell’importanza
del rispetto della vita. Secondo le informazioni inviate dalla Cnr (Coordinamento
Nazionale delle Radio) all’agenzia Fides, padre Muguiro ha affermato: “Ipotesi diverse:
la vendetta, la rapina a mano armata (due fucili e quattro pistole), possono essere
molte... ma questa volta sembra che il traffico di droga e il terrorismo siano proprio
scartati. Non ci importa la motivazione, non c'è alcuna motivazione, nessuna è valida
per prendere la vita di un'altra persona, a meno che non ci si trovi nella situazione
di auto-difesa, ma questa è attualmente in discussione dopo l'episodio dello studente
che ha ucciso il ladro che voleva rubare il suo telefono cellulare”. Il gesuita invita
a riflettere sul valore della vita: “La vita non è una cosa qualsiasi. E' un miracolo
di Dio. Quanto costa a un genitore riuscire a formare in modo sano una persona! La
vita è un progetto di Dio. Ma sembra che valga poco in questi giorni. Lo stesso giorno
della morte dei poliziotti, nelle strade di Jaén morivano altre 3 persone per liti
familiari o per rapina, e poi a Bagua un contadino è stato ammazzato”. Per questo
padre Francisco Muguiro Ibarra invita la comunità ad impegnarsi nel formare le nuove
generazioni al vero valore della vita: “Il sangue dei tre membri della Polizia e delle
loro famiglie grida a Dio dalla terra di Santa Rosa e chiede giustizia, non vendetta,
ma giustizia... Partendo dalla famiglia, dalla scuola, dalla società, dobbiamo cominciare
ad apprezzare di più la vita. I bambini devono iniziare a vivere la vita così com'è,
qualcosa di sacro. Vorremmo tutti partecipare ad una campagna per la sicurezza pubblica,
in modo di non continuare a sentire della morte violenta dei nostri concittadini,
come succede ogni giorno, e la vita riprenda il suo valore”. (R.P.)