2012-01-12 13:39:03

India: nel Karnataka aggrediti 20 cristiani accusati di conversioni forzate


Ancora violenze contro i cristiani in India, riferisce l’agenzia Asianews. Radicali indù armati di bastoni e spranghe di ferro hanno aggredito 20 pentecostali in una casa privata nell’area di Anekal, vicino Bangalore (Karnataka). I nazionalisti dell’Hindutva accusavano le vittime di proselitismo e conversioni forzate. Nell’attacco, sono rimasti gravemente feriti il pastore Srirangam Shanthakumar, della Agape Church e due fedeli, un uomo ed una donna. Dopo l’aggressione, i cristiani hanno chiamato la Polizia locale di Sarjapur. Le forze dell’ordine hanno registrato il caso e accompagnato i feriti all’ospedale statale, ma nessuno è stato ancora indagato. “Un’aggressione così grave e ingiustificata contro innocenti cristiani è una seria violazione dei diritti umani e della libertà religiosa”, ha commentato Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), sottolineando che “il 2012 è iniziato all’insegna del terrore” per la minoranza cristiana del Karnataka. Dal 2008 il Karnataka è guidato dal Bjp (Bharatiya Janata Party), partito ultranazionalista che sostiene gruppi e movimenti estremisti indù appartenenti all’ampio ‘ombrello’ del Sangh Parivar. Tra questi, il Rss (Rashtriya Swayamsevak Sangh), il Vhp (Vishwa Hindu Parishad) e il Bajrang Dal, spesso responsabili delle violenze contro dalit e cristiani. “Gli ultranazionalisti indù – accusa Sajan George – superano ormai ogni norma della decenza. Picchiano e insultano anche le donne, una gravissima violazione della dignità e dei diritti femminili. Ma quello che è più vergognoso, è che questi aggressori si sentono incoraggiati a scatenare la loro brutalità anche entro i confini di una casa privata. In India è forse un crimine praticare la propria religione? È forse un crimine pregare nella sicurezza della propria casa, al punto da attirare abusi fisici e verbali da parte di estremisti che godono della protezione del Bjp?”. Dall’inizio del 2012, questo di Anekal è il secondo attacco di radicali indù contro cristiani. Il 1° gennaio scorso, circa 20 attivisti del Bajrang Dal hanno interrotto un servizio di preghiera della Blessing Youth Mission Church, nel distretto di Balgakot. Hanno picchiato il pastore Siddu Seemanth Gunike e accusato di praticare conversioni forzate di indù. Dopo l’aggressione, gli attivisti hanno portato il rev. Gunike e alcuni fedeli alla stazione di polizia. Anche la Commissione del Karnataka per le minoranze sembra prendere sottogamba le aggressioni contro la comunità cristiana. In merito a due casi di violenza anticristiana accaduti la sera di Natale e denunciati dalle vittime, un membro della Commissione ha detto: “Se davvero conoscessero gli insegnamenti di Gesù, i cristiani non dovrebbero lamentarsi”, forse riferendosi alla frase di Cristo “porgi l’altra guancia”. “Oltre alle violenze fisiche – conclude il presidente del Gcic – i cristiani devono subire l’ulteriore umiliazione della Commissione statale per le minoranze. Questo non sembra essere di buon auspicio per il 2012. La sicurezza dei cristiani in Karnataka è sempre più precaria”. (R.G.)







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