2012-01-07 13:50:30

Provincia d'Italia dei Gesuiti: rinnovare lo slancio missionario nella crisi del Paese


Si è appena conclusa l’VIII Congregazione della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù, che ha riunito 56 gesuiti e la cui agenda è stata riconfigurata alla luce della crisi economica che attanaglia il Paese. Durante i lavori, infatti, è emerso con forza il desiderio di partecipare pienamente al momento drammatico che l’Italia sta attraversando, confermando l’impegno a contribuire, secondo la logica evangelica e le proprie risorse, a una convivenza più umana. Sul tema della formazione dei giovani gesuiti, è stato proposto un maggiore sforzo nel campo economico e la politico, per meglio conoscere e saper interpretare i fenomeni in atto alla luce del Vangelo e far emergere le istanze più feconde della cultura contemporanea, soprattutto in ambito filosofico-teologico e nell’analisi socio-politica. Sulla proposta educativa nelle scuole, si ribadisce l’ideale della formazione integrale della persona, capace di impegnarsi responsabilmente nella società per un mondo più giusto. Resta, dunque, una priorità, formare i laici a una coscienza umana, libera e capace di scegliere come credenti adulti nel confronto costante con la persona di Gesù Cristo e offrire opportunità di aggregazione e accompagnamento personale. In campo sociale, infine, si ricorda l’attività del Jesuit Social Network, la rete di associazioni di ispirazione ignaziana impegnate nella società. Tra le novità della Congregazione Provinciale appena conclusa, l’apertura di questa all’esterno grazie al “live twitting” e a un blog con materiale multimediale, che hanno consentito a 7500 persone di seguire l’evento, nel corso del quale è stato scelto padre Roberto del Riccio come rappresentante per la prossima Congregazione di procuratori a Nairobi e si è deciso di “non convocare” una Congregazione generale. Così la Compagnia di Gesù - si legge in un comunicato - si percepisce come espressione della Chiesa tesa a favorire quell’umanesimo profetizzato dal Concilio Vaticano II di cui quest’anno ricorre il 50.mo anniversario, sfidando le tendenze egoistiche, xenofobe e ideologiche e creando le condizioni per un dialogo capace di far partecipare tutti gli interlocutori sociali alla ricerca del bene comune. (R.B.)







All the contents on this site are copyrighted ©.