Monti a Reggio Emilia: lotta all'evasione fiscale e liberalizzazioni per incentivare
lo sviluppo
Dalla Festa per il Tricolore a Reggio Emilia, Monti torna a chiedere maggiore convinzione
nella lotta evasione fiscale. Il premier ha detto che “l'espressione 'mettere le mani
nelle tasche degli italiani non lo mai persuaso'” e comunque “ci sono anche altri
atti che entrano nelle tasche degli italiani e sono quelli compiuti dagli evasori
rispetto ai contribuenti onesti”. Ma negli obiettivi del governo ci sono anche le
liberalizzazioni. Il servizio di Paola Simonetti
Far
saltare i colli di bottiglia che rallentano lo sviluppo dell’Italia. Questo l’obiettivo
che il premer Monti si è detto determinato a mettere a segno con le liberalizzazioni,
ventilate in molti settori. Il provvedimento dovrebbe coinvolgere dai carburanti,
ai taxi, dalle farmacie alle professioni, fino a banche, energia, trasporti. Le misure,
secondo l’esecutivo, favoriranno la concorrenza producendo un abbassamento dei prezzi
e un conseguente aumento dei consumi. Una delle più discusse e contestate liberalizzazioni
annunciate, è quella sul commercio, che lascerebbe ai negozi la possibilita'
di lavorare 24 ore su 24. Secondo la Confesercenti, favorirebbe solo la grande distribuzione,
penalizzando i piccoli esercizi, che con ogni probabilità saranno costretti a chiudere.
L’Adiconsum, associazione di consumatori, nel provvedimento vede invece vantaggi per
tutti, come ha spiegato Pietro Giordano segretario generale dell’organizzazione:
Penso che sia necessario e indispensabile liberalizzare tutti i settori e anche
il commercio. Noi abbiamo fatto una proposta che va incontro sia alle esigenze dei
piccoli commercianti, sia dei lavoratori dipendenti. Siccome gli orari possono essere
flessibili, chi tiene aperto o terrà aperto fino a mezzanotte non è detto che debba
aprire alle 9 di mattina e quindi, questo significa la possibilità per i piccoli commercianti
di aprire più tardi e poter rendere possibile l’accesso a chi finisce di lavorare
prima per poter acquistare i prodotti o i servizi che gli sono necessari. Per la grande
distribuzione questo può comportare anche turnazioni, per cui si darebbe occupazione
e minore precarietà per chi lavora magari con contratti part time a poche ore. Tutto
questo porterebbe a un incremento dei servizi a quei consumatori che magari il sabato,
la domenica ma anche durante l’orario notturno hanno necessità di accedere al commercio
in generale.