2012-01-04 14:25:10

Myanmar: il governo commuta in ergastolo la pena capitale


Svolta sul fronte dei diritti umani nel Myanmar: a tutti i condannati a morte la pena è stata commutata in ergastolo, in quella che gli osservatori definiscono “una abolizione di fatto della pena capitale”. L’annuncio si inserisce nell’ambito del nuovo provvedimento di amnistia, annunciato dal governo, che ha riguardato centinaia di prigionieri. Se si pensa che ciò avviene in un Paese dove la repressione violenta è stato uno strumento utilizzato in modo feroce per decenni, rileva l’agenzia Fides, il provvedimento adottato dal presidente Thein Sein è realmente significativo. Per Stefano Argentino, coordinatore della Campagna per l’abolizione della pena di morte, per l’area Europa e Asia, della Comunità di Sant’Egidio, questa notizia “rappresenta una vera svolta per il pieno rispetto del diritto alla vita e dei diritti umani”. “Si tratta – spiega a Fides – di un provvedimento importantissimo, inatteso e sorprendente. Solo fino a pochi mesi fa si pensava che la pena capitale fosse intoccabile in Myanmar. Questo è un segno di speranza che conferma l’avvio di un nuovo corso, in cui si affermi il pieno rispetto della dignità dell’uomo”. In Myanmar, nonostante le continue condanne, la pena capitale non viene applicata di fatto dal 1988. (A.G.)







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