2012-01-04 16:12:04

Morti di (non) lavoro


RealAudioMP3 "Quando viene meno il risultato del patto sociale con la comunità subentra la vergogna, l'onta di non avercela fatta. E l'imprenditore si uccide. Per i lavoratori dipendenti la perdita del lavoro interrompe un progetto di vita che innesca un processo depressivo". Così il giornalista Dario Di Vico (Corriere della Sera) commenta ai nostri microfoni la serie di suicidi per la crisi nel mercato del lavoro che solo negli ultimi due mesi si sono verificati in Italia. Il sociologo Mauro Magatti (Università Cattolica) sottolinea: "Si fa fatica culturalmente e antropologicamente ad attrezzarsi per vivere un tempo così complesso. Negli ultimi vent'anni la centralità del lavoro ha fatto molti passi indietro nel nostro Paese. Invece il lavoro - precisa - deve tornare ad essere, in una forma rinnovata rispetto al novecento, il motore della produzione di ricchezza". (a cura di Antonella Palermo)







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