L’Europa sull’orlo della recessione: l'allarme del presidente dell’Eurogruppo Juncker.
Roma e Berlino si preparano a colloqui bilaterali
Il presidente dell'Eurogruppo, Juncker, lancia l'allarme recessione in tutta l’area
euro. Sul fronte mercati girano in negativo le principali piazze del vecchio continente,
la peggiore Milano che chiude a -2,05 per cento, torna invece sotto i 500 punti il
differenziale tra Btp e Bund. E mentre Roma e Berlino si preparano a colloqui bilaterali,
in Italia complica la situazione il tasso d’inflazione che sale al 2,8 per cento nel
2011 rispetto all’1,5 del 2010. Il servizio di Cecilia Seppia
L’Europa
è sull’orlo della recessione e anche se la portata di questo fenomeno resta sconosciuta
è certo che interesserà tutti i Paesi della zona euro. A dirlo il presidente dell’Eurogruppo
Junker che sottolinea ancora la difficoltà degli istituti di credito a concedere i
prestiti e il livello mai registrato dei depositi bancari presso la Banca centrale
europea. La situazione è difficile ma affrontabile, afferma il numero uno dell’Eurogruppo
che per questo incalza gli stati membri ad agire in modo adeguato al rallentamento
economico. Quindi assicura: per ora nessuna defezione in vista tra i Paesi che utilizzano
la moneta unica, in particolare la Grecia che, smentisce Junker, non starebbe considerando
un ritorno alla Dracma. Ma il premier greco Lucas Papademos non sembra ottimista anzi
avverte: a marzo il Paese arriverà ad un ''fallimento incontrollato'' se non
verrà raggiunto un accordo per il taglio del costo del lavoro.La situazione
dell’Eurozona e il tema sviluppo economico saranno poi al centro dell’incontro tra
il cancelliere tedesco Merkel e il premier italiano Monti in agenda l’11 gennaio a
Berlino. E mentre l’agenzia di rating Standard & Poor’s mette in guardia sui rischi
di contagio dell’aziende europee, in Italia si fa sentire l’aumento vertiginoso del
tasso d’inflazione che l’Istat registra al 2,8 per cento per il 2011. Ad incidere
soprattutto il prezzo dei trasporti e della benzina.