Filippine: aiuti dei vescovi per alloggi agli alluvionati di Mindanao
La Conferenza episcopale filippina (Cbcp) lancerà una raccolta di fondi per costruire
un migliaio di alloggi per le vittime della violenta tempesta tropicale "Washi" che
prima di Natale ha messo in ginocchio le città costiere di Mindanao, provocando più
di 1.200 morti accertati e centinaia di migliaia di sfollati. Il progetto - riferisce
l’agenzia Ucan - prevede la costruzione di 400 abitazioni definitive a Cagayan de
Oro City 400 container a Iligan City e di altre 200 abitazioni temporanee Mumaguete
City. Per la sua realizzazione – ha precisato il segretario esecutivo della Commissione
episcopale per l’azione sociale, la giustizia e la pace, padre Edwin Gariguez - i
vescovi si sono rivolti alla Caritas Internationalis che dovrebbe stanziare 70 milioni
di pesos (pari a 1,6 milioni di dollari). Una volta approvato lo stanziamento i lavori
dovrebbero cominciare a metà febbraio. Anche l’Università dei Gesuiti di Manila ha
in programma la costruzione di circa 200 alloggi nell’area investita dal tifone. Intanto
continua la mobilitazione delle autorità filippine e delle varie agenzie umanitarie
per alleviare le sofferenze della popolazione civile. Tra le Ong cattoliche – riferisce
l’agenzia Cns - figurano i “Catholic Relief Services”, l’opera caritativa della Chiesa
statunitense, che finanzierà la costruzione di 800 alloggi temporanei. Oltre alla
distribuzione di cibo, acqua e medicine e altri generi di prima necessità, la principale
emergenza è infatti quella abitativa, come conferma l’Unicef: “Anche a causa di ulteriori
piogge il numero degli sfollati – racconta l’organizzazione - è salito nelle ultime
ore a 465.000, circa 200mila dei quali sono bambini. Di essi, 14.700 si trovano nei
55 centri di accoglienza predisposti dalle autorità, mentre gli altri hanno trovato
ospitalità presso parenti o amici”. Due terzi dei senzatetto sono nelle due principali
città colpite: Cagayan de Oro e Iligan. (A cura di Lisa Zengarini)