2012-01-03 14:16:46

Sud Sudan: nello Stato di Jonglei migliaia di sfollati senza assistenza


Mancanza di acqua potabile, cibo e assistenza medica stanno aggravando l’emergenza umanitaria nello Stato di Jonglei, dove gli scontri tra le comunità di allevatori Lou-Nuer e Murle hanno provocato almeno 25.000 sfollati: lo dice all'agenzia Misna padre Edward Joseph Deng, parroco nella regione della crisi. “La gente – sottolinea padre Deng – sta soffrendo: mancano l’acqua potabile e i generi alimentari ed è forte il rischio di epidemie”. Il parroco parla da Bor, la capitale dello Stato di Jonglei, dalla quale dipendono le chiese dell’area di Pibor dove si sono concentrate le violenze. Oltre all’emergenza sfollati a preoccupare è il destino di migliaia di civili che vivono a Pibor, una città assediata da circa 6000 Lou-Nuer armati. Il timore di un loro ingresso nel centro urbano, abitato per lo più da Murle, ha spinto il governo a inviare nell’area centinaia di militari e circa 2000 poliziotti. Queste misure, che si aggiungono al dispiegamento di un contingente di peacekeeper dell’Onu, potrebbero però non essere sufficienti. Secondo l’Organizzazione non governativa locale South Sudan’s Human Rights Society for Advocacy (Sshursa), per ripristinare condizioni di sicurezza accettabili e ridurre la possibilità di nuovi scontri bisognerebbe creare “zone cuscinetto” tra le due comunità. Negli ultimi giorni le violenze hanno costretto a sospendere le sue attività umanitarie anche Medici senza frontiere, l’unica Ong straniera presente a Pibor. Le violenze tra Luo-Nuer e Murle sono riprese nel fine-settimana, meno di un mese dopo scontri che avevano causato almeno 40 vittime nei pressi di Bor. Le tensioni tra le comunità, quasi sempre legate al controllo dell’acqua e dei pascoli, sono uno dei problemi principali del Sud Sudan divenuto l’anno scorso indipendente da Khartoum dopo una lunga guerra civile. (R.P.)







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