Honduras: il cardinale Maradiaga esorta a riempire il tempo di amore e di solidarietà
In una lunga omelia tenuta durante la Messa del primo giorno del nuovo anno, il cardinale
Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa, ha evidenziato che l’Honduras
ha perso l'orientamento, perché gli uomini non riconoscono la presenza di Dio nella
storia, e ha chiesto agli honduregni di non sprecare il tempo durante il 2012, invitandoli
invece a riempirlo di amore e di solidarietà, evitando così di perderlo in cose vane,
come recita un adagio popolare: "Il tempo perso, perfino i Santi lo rimpiangono".
Durante la Messa, celebrata come di consueto nella cattedrale metropolitana di Tegucigalpa,
il cardinale ha ricordato che riempire il tempo con delle promesse e con dei progetti
è proprio di Dio, e quando il tempo cronologico viene riempito e inondato da Dio,
diventa un tempo di pienezza, di densità e diventa storia della salvezza, quindi arrivano
le trasformazioni e realizzazioni. L’arcivescovo di Tegucigalpa - riporta l'agenzia
Fides - ha rilevato che non ha senso bruciare un fantoccio come simbolo dell’anno
vecchio. Invece di fare queste cose, si dovrebbero dedicare almeno cinque minuti per
"riconoscere tutte le grazie che abbiamo ricevuto durante quest’anno". Solo riconoscendo
il dono della vita “ci rendiamo conto del valore delle cose date a noi dal Creatore
dell'Universo”. In tale contesto, non è possibile che "pur avendo la guida della migliore
tecnologia, il nostro mondo sia disorientato, l'Honduras è disorientato, e tutto perché
non siamo in grado di riconoscere la presenza di Dio nella storia o di vivere il suo
messaggio con la fede". Il cardinale Rodriguez Maradiaga si è soffermato ad approfondire
il concetto del tempo perché molte volte si sprecano ore, minuti e secondi in cose
sciocche: "Questo tempo non ha consistenza, nessun contenuto, è la cornice di eventi
sconosciuti e come tale produce angoscia, provoca preoccupazione, paura, noia e spesso
un profondo senso d’impotenza". Quindi ha esortato a non cadere nella superstizione,
a non credere che finirà il mondo in una certa data, dimenticando che il tempo è opera
di Dio, è un talento da gestire, dandogli contenuto. Ogni 1° gennaio chiede ai fedeli:
‘non basta aggiungere anni alla vita, ma occorre dare vita agli anni’, perché questo
è l’atteggiamento migliore dinanzi al dono che Dio ci ha dato". (R.P.)