La Chiesa negli Usa: più attenzione al dramma della povertà
Si rinnova negli Stati Uniti l’annuale iniziativa di sensibilizzazione alla povertà
– il Poverty in America Awareness Month - cui l’episcopato locale dedica l’intero
mese di gennaio. Nel lanciare la campagna volta a suscitare maggior consapevolezza
sulla crescente indigenza nazionale, il vescovo Jaime Soto, responsabile del Dipartimento
episcopale per la Giustizia, la Pace e lo Sviluppo Umano, pone l’accento sui più recenti
dati in proposito, che stimano in circa 46 milioni il numero di persone al di sotto
della soglia di povertà. Il presule sottolinea come le attività programmate si inseriscano
nella promozione della cultura della vita, secondo la quale la comunità cristiana
è associata alle speranze, lotte e dolori dei poveri e degli afflitti, camminando
fianco a fianco con le famiglie migranti verso una società resa più forte e sicura
dalla loro inclusione. “Abbracciamo la futura madre e il nascituro – ha aggiunto
mons. Soto nella circostanza – dando ad entrambi speranza ed opportunità, poiché la
qualità della nostra sanità e la nostra stessa salute morale si misura dal livello
delle cure che dispensiamo ai più vulnerabili e dalla condivisione delle fatiche con
chi affronta quotidianamente un lavoro pesante. In occasione del “Mese di sensibilizzazione
alla povertà” una nuova pagina su Facebook permetterà al grande pubblico di conoscere
le iniziative quotidiane di sostegno alle famiglie svantaggiate e di diffusione di
statistiche aggiornate sullo stato di indigenza della popolazione; i sussidi appositamente
elaborati sono inoltre destinati ai direttori diocesani di azione sociale e al ministero
sociale di parrocchie e istituti religiosi. Si intende anche coinvolgere nell’impegno
comune per lo sradicamento della miseria i media e le scuole di ogni ordine e grado,
affinchè la povertà sia al centro delle preoccupazione dei cittadini e, in particolare,
delle giovani generazioni. (M.V.)