Filippine. Messaggio di mons. Tagle: il progresso sarà autentico solo con Dio
“Dio non è un fattore estraneo allo sviluppo autentico dell’uomo e il 2012 potrà essere
un anno benedetto solo se noi poniamo la nostra speranza in lui”. È questo l’auspicio
espresso dall’arcivescovo di Manila, mons. Luis Antonio Tagle, nel suo messaggio ai
fedeli per il nuovo anno. Il presule della più grande diocesi delle Filippine si è
poi rivolto alle vittime del tifone Sendong che ha recentemente devastato le provincie
settentrionali di Mindanao: “I consueti auguri per l’anno che sta per iniziare possano
divenire oggi un messaggio di autentica speranza per quanti sono stati colpiti nella
propria vita non solo dal tifone ma anche dall’irresponsabilità umana”. Nel consueto
saluto di fine anno, ripreso dall’Osservatore Romano, mons. Tagle ha anche rivolto
un pensiero “alle tante persone le cui vite sono colpite dalla povertà, dalla malattia,
dalla corruzione, dalla mancanza di lavoro, dall’inadeguatezza dei servizi e dagli
abusi che si compiono verso il loro ambiente”. “Se noi eliminiamo Dio nella promozione
della vita e nella costruzione della società – ha detto in conclusione il presule
- , ci troveremo tra le rovine causate dalle nostre azioni”. Sentimento di orgoglio
e senso di autosufficienza — ha aggiunto — “sono altamente distruttivi e non possono
mai costruire un mondo adatto alle creature umane”. Nel frattempo, a Cagayan de Oro,
il capoluogo della regione di Mindanao settentrionale colpita dal tifone Sendong,
gli insegnanti e gli studenti della Xavier University hanno dato vita all’“Operazione
Tabang Sedong” in favore delle vittime della catastrofe. Si è proceduto alla raccolta
di generi di prima necessità che ammontano a quasi cinque milioni di pesos (circa
novantamila euro) mentre sono pervenute donazioni in denaro equivalenti a trentamila
euro. Nell’operazione sono state finora assistite da parte dei milletrecento volontari
oltre ventitremila famiglie che hanno perso tutti i loro beni. Il religioso gesuita
Eric Garcia Velandria, che svolge il compito di coordinatore degli aiuti raccolti
dall’università, ha sottolineato che “la grande passione dimostrata dai giovani studenti
nel portare i primi soccorsi alle vittime ha suscitato in tutti noi una forte ammirazione”.
Padre Velandria ha anche sottolineato l’importante ruolo svolto dai siti della rete
virtuale per aumentare la comunicazione tra i soccorritori e le vittime di questa
tragedia. A Iligan, invece, la seconda località di Mindanao maggiormente colpita dal
tifone, il vescovo Elenito Galido ha inviato un messaggio ai suoi fedeli per chiedere
di compiere un grande sforzo di solidarietà verso le vittime delle devastanti piogge
e di agire con coerenza cristiana per difendere l’ambiente naturale da ulteriori distruzioni.
Per il presule, la deforestazione selvaggia e lo sfruttamento indiscriminato delle
ricchezze del sottosuolo hanno amplificato i danni causati dalle forti precipitazioni.
(M.G.)