India: il governo non riesce a far passare la legge anticorruzione
Il governo indiano non è riuscito a far passare la sua Lokpal bill, la legge anticorruzione
richiesta da mesi da ampi strati della popolazione. Ieri il Rajya Sabha (Camera alta
o Consiglio degli Stati) ha fatto carta straccia di un anno di proposte e controproposte,
letteralmente: nel corso della seduta infatti, un parlamentare del Congress ha strappato
i fogli dalle mani di un ministro, scatenando un’accesa discussione che si è protratta
per 12 ore, fino a mezzanotte. Il primo ministro Manmohan Singh ha dovuto annullare
la seduta. Tutti si aspettavano che la legge passasse in via definitiva, dato che
il Lok Sabha (Camera bassa o Casa del Popolo) aveva approvato la bozza il 27 dicembre
scorso. Il Bjp (Bharatiya Janata Party, partito ultranazionalista indù) dell’opposizione,
ha accusato Singh e il Congress di aver architettato tutta la bagarre perché consapevole
della “debolezza” della Lokpal bill, anche tra i suoi stessi alleati. Dopo l’episodio
di ieri - riferisce l'agenzia AsiaNews - Arun Jaitley (Bjp) ha definito il governo
una “minoranza senza speranza, che consapevole di non avere i numeri ha organizzato
una coreografia per fuggire da un sicuro insuccesso”. Derek O’Brien, del Trinamool
(alleato del Congress) ha dichiarato: “Questo è un giorno vergognoso per la democrazia
indiana”, aggiungendo che il governo ha gestito “molto male” l’intera situazione.
Secondo molti, per il governo di Singh è stato un annus horribilis, non avendo chiuso
il 2011 portando a casa il risultato più importante per il suo futuro politico. La
non approvazione della legge si somma poi a un’altra recente sconfitta, quella riguardante
l’apertura del mercato al dettaglio alle grandi catene internazionali di supermercati,
mancata per un soffio. Il premier non ha commentato quanto accaduto nel Rajya Sabha,
ma sembra che la Lokpal bill sarà ripresentata con l’approvazione del budget 2012.
Questa sconfitta di fine anno potrebbe così rivelarsi critica per Manmohan Singh,
che nel 2012 dovrà affrontare le primarie in vista delle presidenziali 2014. Un momento
difficile per il politico che nel giro di 20 anni – prima come ministro delle Finanze
e poi come premier – ha reso l’India la seconda economia mondiale per tasso di crescita,
grazie alla sua difesa delle politiche di libero mercato. (R.P.)