2011-12-28 14:51:34

L’Iran minaccia di chiudere lo stretto di Hormuz, crocevia del petrolio, in caso di sanzioni


Il crocevia del petrolio verrà sbarrato se nuove sanzioni economiche colpiranno Teheran. L'Iran usa la potente arma commerciale dell'oro nero per intimidire l'Occidente e minaccia di chiudere lo Stretto di Hormuz, passaggio fondamentale per il traffico mondiale del greggio, nel caso in cui, come ritorsione al programma nucleare di Teheran, siano varate nuove sanzioni contro le sue esportazioni petrolifere. L'avvertimento è stato lanciato dal primo vicepresidente iraniano, Mohammad Reza Rahimi. Lo Stretto di Hormuz, che divide l'Iran dall'Oman, nel suo punto più stretto conta solo 6,5 chilometri di mare navigabili e, congiungendo il Golfo Persico al Mar Arabico, rappresenta l'unica via di accesso al mare aperto per i grandi esportatori di petrolio affacciati sul Golfo. Nel 2009, il 33% del greggio trasportato via mare è passato per Hormuz, il 17% del petrolio commerciato complessivamente nel pianeta. E lo stesso avviene per il gas naturale allo stato liquido estratto dal Qatar, Paese leader nel settore. Da qui la certezza che la chiusura di Hormuz innescherebbe un balzo del prezzo dei barili, con ampie ripercussioni sul traffico mondiale del greggio.

Dopo tre mesi riprende al Cairo il processo a Mubarak
Riprende oggi al Cairo, dopo tre mesi di interruzione, il processo al deposto presidente egiziano, Hosni Mubarak, giunto in tribunale in ambulanza e trasportato nell'aula con una barella. Mubarak, 83 anni, ammalato da tempo, partecipa come le altre volte alle udienze di un processo che lo vede alla sbarra con l'accusa di aver deliberatamente fatto sparare sulla folla durante le dimostrazioni e la rivolta popolare che hanno portato alle sue dimissioni l'11 febbraio scorso.

Ancora sangue in Somalia
Almeno dieci soldati etiopi sono stati uccisi a 30 chilometri dalla base militare di Baladweyne, nella Somalia centrale, da una bomba fatta esplodere a distanza. Intanto i media locali riportano che sono in corso pesanti combattimenti tra i miliziani di al Shabaab e le truppe alleate del Governo federale somalo di transizione e del Kenya nel villaggio di Burgabo, della regione del Basso Giuba, a sud della Somalia. Almeno dieci combattenti del movimento legato ad al Qaeda sono stati uccisi e decine feriti, secondo quanto riferito da Kofi Dahir Mohamed, ufficiale militare del governo somalo per il Basso Giuba. Aerei da guerra kenyani, invece, hanno attaccato una base militare di al Shabaab nella regione di Gedo, uccidendo almeno quattro militanti e ferendone altri sei. L'offensiva aerea ha interessato la zona rurale di Garbaharay, dove i militanti islamici somali addestrano centinaia di nuove reclute, alcune appena poco più che bambini, assoldate nel sud della Somalia.

Razzo da Gaza in Israele senza danni
Un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza è caduto stamani in Israele, nel Neghev, senza scoppiare e senza perciò causare vittime e neppure danni, secondo un portavoce della polizia israeliana. Il tiro del razzo è stato preceduto alcune ore prima da due raid dell'aviazione israeliana, che hanno causato almeno un morto e una ventina di feriti. Un portavoce militare ha detto che sono stati colpiti membri del movimento internazionale della jihad islamica, impegnati a preparare un attacco contro Israele partendo dal confine con l'Egitto nel Sinai.

Attesa per la sorte dei 18 marinai della "Enrico Ievoli Marnavi" sequestrata ieri
C’è attesa per la sorte dei 18 marinai a bordo della nave italiana "Enrico Ievoli", sequestrata ieri dai pirati somali a largo delle coste dell’Oman. La Farnesina segue da vicino la vicenda e ha avviato contatti immediati con l’equipaggio. È stato chiesto il massimo riserbo. Eugenio Bonanata:RealAudioMP3

L’unità di crisi del Ministero degli esteri ha messo a punto le prossime mosse durante una lunga riunione operativa, svoltasi ieri pomeriggio alla presenza dell’armatore napoletano della Marnavi, Domenico Ievoli. Non si conoscono i dettagli del piano ma è chiaro che, come in altri casi del genere, si lavora a stretto contatto con la Marina militare e con le altre strutture statali. Il ministro degli Esteri, Terzi, ha chiesto di mantenere lo stretto riserbo per favorire l’esito positivo del sequestro. Le ultime notizie dalla nave risalgono a ieri, quando il comandante Musumeci è riuscito a parlare telefonicamente con l’armatore. “Stiamo tutti bene”, ha detto, l’imbarcazione è in navigazione verso una località sconosciuta, presumibilmente la Somalia. Stessa meta della "Savinia Caylin", l’altro mercantile italiano che si appresta a tornare in patria dopo sei mesi trascorsi in mano ai pirati. In queste ore, c’è apprensione soprattutto in Sicilia, da dove provengono i sei marinai dell’equipaggio della Ievoli, altri cinque sono ucraini e sette sono indiani.

Nei primi mesi del 2012 possibili significative privatizzazioni in Grecia
Il fondo statale greco per le privatizzazioni (Taiped) annuncia di lavorare a pieno ritmo già dal primo trimestre del nuovo anno, in quanto, come riferisce il quotidiano Kathimerini, ha già scelto quali beni dello Stato dovrebbero essere i primi ad essere alienati. Le vendite dell'azienda pubblica del gas (Depa), dell'authority del gas Hellenic Transmission System (Desfa), dell'indutria Hellenic Defense Systems (Eas), dell'azienda delle scommesse sui cavalli (Odie), della compagnia metallurgica e di estrazioni petrolifere Larco e di un piccolo numero di proprietà immobiliari sono quelle che hanno maggiori probabilità di suscitare interesse nei primi mesi del 2012, secondo fonti del Taiped. Le stesse fonti sostengono che l'esito delle privatizzazioni già pronte, così come quelle già avviate, come per l'azienda delle lotterie statali e per il vecchio aeroporto di Elliniko, nei pressi di Atene, dipendono in primo luogo dagli sviluppi della situazione economica in Europa e, in misura minore, dal clima in Grecia.

Primo voto a favore del parlamento indiano sulla legge anticorruzione
Approvata dal parlamento indiano la legge per la lotta alla corruzione. Il provvedimento, passato alla Camera bassa, dovrà ora essere vagliato dal Senato. La nuova normativa, proposta dal governo, non ha tuttavia soddisfatto le opposizioni, che la ritengono insufficiente a contrastare il fenomeno della corruzione.

Ancora contestazioni in Russia per le elezioni legislative
In Russia, tensioni e discussione politica proseguono dopo le contestate elezioni legislative. Il premier, Vladimir Putin, che intende ricandidarsi alla presidenza, accusa l’opposizione di volere creare solo caos nel Paese, ma la critica al partito di maggioranza è ancora forte e la piazza continua ad essere teatro di forti contestazioni. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 362







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