Iraq: a Kirkuk l’anno prossimo il Natale sarà anche festa civile
Il governatore di Kirkuk ha dichiarato che dall’anno prossimo il giorno di Natale
sarà anche festa civile per tutta la città. Il governatore, Najim al-din Umar Karim,
ha espresso questa sua decisione presentando gli auguri all’arcivescovo caldeo Louis
Sako e ai cristiani radunati in cattedrale per la messa di Natale il 25 dicembre.
Egli ha anche promesso di sollecitare il governo centrale di Baghdad perché Natale
sia un giorno di festa per tutti gli irakeni. La ricca città di Kirkuk è da tempo
teatro di violenze, molte di esse rivolte proprio contro i cristiani. Nonostante ciò,
l’arcivescovo di Kirkuk ha detto all'agenzia AsiaNews che alla messa di Natale, celebrata
di giorno per questioni di sicurezza, hanno partecipato oltre 2mila fedeli. L’entrata
della chiesa era abbellita da un presepe a forma di tenda di beduini, per sottolineare
la venuta di Gesù nell’ambiente irakeno. A sottolineare il desiderio della convivenza,
tutti i responsabili della città, dell’esercito e della polizia, insieme alle autorità
religiose musulmane, sono venuti in chiesa per offrire i loro auguri di Natale. Parlando
ai fedeli radunati, il governatore di Kirkuk ha esaltato la missione di Gesù Cristo,
“principe della pace” e ha invitato i cristiani fuggiti dal Paese – circa 600mila
- a ritornare in Iraq. “Senza di loro – ha detto – all’Iraq manca qualcosa di sostanziale.
Senza di loro l’Iraq non è l’Iraq”. Najim al-din Umar Karim ha anche apprezzato il
ruolo che l’arcivescovo Sako svolge nel sostenere il dialogo fra cristiani e musulmani.
(R.P.)