Eccessi alimentari nel periodo delle feste: prevenzione e rimedi
Il tempo delle feste è spesso un tempo di eccessi alimentari. Come prevenirli per
non danneggiare la salute? Eliana Astorri lo ha chiesto al prof. Giacinto
Miggiano, direttore del Centro Ricerche nutrizione umana del Policlinico Universitario
Agostino Gemelli di Roma:
R. – Intanto,
cominciamo a non demonizzare gli alimenti, non esistono alimenti cattivi e alimenti
buoni in senso assoluto. Esistono delle cattive abitudini. Siccome in questo periodo
si tende a mangiare di più in termini di calorie e di grassi, chiaramente bisogna
limitare, ma questo non vuol dire – a parte alcune considerazioni che valgono soltanto
per alcuni soggetti, che soffrono di particolari malattie – che bisogna rinunciare
a tutto, se non alle quantità degli alimenti che vengono assunti, quindi alimenti
particolarmente ricchi di grassi, conditi con olio, o peggio ancora, con grassi di
origine animale.
D. – Bisogna alzarsi dalla tavola con un piccolo senso
di appetito: difficile farlo durante questo periodo…
R. – No, non è
difficile, o per lo meno non è impossibile. Sarà un poco difficile, ma bisogna partire
dal concetto che l’eccesso, anche in questo caso non fa bene e quindi, tra l’altro,
è meglio prevenire la comparsa del sovrappeso, perché poi alla fine tutti questi eccessi
portano ad accumulare dei chili, ad affaticare il nostro organismo e l’apparato cardiovascolare,
portano all’aumento della pressione, insomma tutta una serie di fattori metabolici
che i nutrizionisti conoscono bene. Quindi, per evitare di dover poi ricorrere a cure
abbastanza drastiche, perché come tutte le terapie sono terapie difficili, non dico
dolorose, ma impegnative, forse è meglio prevenire la comparsa di queste condizioni,
anziché poi doverle curare dopo.
D. – E supponiamo quindi di non stare
attenti in questo periodo, come ripariamo dopo?
R. – Se qualcuno non
è stato attento e quindi fondamentalmente è salito di peso, bisogna dopo le feste
cercare di aumentare l’attività fisica: questo è un modo fisiologico. Quindi, bisogna
cercare di capire che l’attività fisica non è qualcosa di voluttuario, che piace o
non piace, ma diventa una forma di prevenzione e di terapia. Ora, qualsiasi tipo di
attività fisica, consona all’indole del soggetto, ai momenti che il soggetto può utilizzare,
va bene. Non esiste un tipo di attività fisica consigliata che va bene per tutti:
ognuno cerchi di fare almeno del moto, nel modo più semplice, ovvero lunghe passeggiate,
e impiegare ogni giorno 30, 40 minuti almeno a camminare anche in piano. Certo, se
uno può andare in piscina, in palestra, fare dell’attività a casa è molto meglio.
Bisogna, però essere anche qui realistici. Oggi purtroppo i ritmi della vita, i turni
di lavoro, gli spostamenti nelle città spesso riducono il tempo che uno può impiegare
per se stesso. Bisogna cercare allora di sfruttare tutto quello che è possibile fare:
se uno va a lavoro in autobus, cerchi di fermarsi un pochino prima per fare più strada
a piedi; se c’è l’ascensore, cerchi di usare le scale. Alla fine ci sono tante piccole
cose che possiamo facilmente eseguire, senza che ci scombussolino la vita, ma che
alla fine della giornata e della settimana contribuiscono a farci consumare di più.(ap)