Consensi in aumento per Obama dopo il via libera del Congresso alla legge sugli sgravi
fiscali
Proseguono nelle Hawai le vacanze del presidente americano Obama, criticato dai repubblicani
per la scelta di abbandonare per lungo tempo la politica in un periodo particolarmente
delicato per l’economia. Il tema resta comunque ben saldo nell’agenda del capo della
Casa Bianca che, proprio qualche giorno prima della sua partenza, ha incassato il
via libera del Congresso alla legge sugli sgravi fiscali. Il provvedimento, che interessa
160 milioni di lavoratori, porterà 40 dollari al mese in più in busta paga per ciascun
nucleo. Sull’importanza di questa misura, Eugenio Bonanata ha intervistato
Nico Perrone, docente di storia americana all’Università di Bari:
R. – Questo
è un risultato importantissimo: dà l’impressione che l’America affronti la crisi muovendosi
forse in direzione opposta all’Europa e in direzione opposta all’Italia. Sembra, giustamente,
più preoccupato della crescita, perché la crescita è qualcosa che si proietta nel
tempo, che della quadratura immediata dei conti. Quindi, il provvedimento è, a livello
propagandistico, centrato ed economicamente anche molto interessante.
D.
– Per altri versi, è una vittoria sui repubblicani...
R. – La campagna
elettorale è aperta. Quindi, tutto va sempre visto in questa prospettiva. Nella campagna
elettorale, fino a non molto tempo fa, Obama era dato per perdente, ora sembra in
ripresa, perché è uno straordinario organizzatore delle sue campagne e sa muoversi
per tempo. E si sta muovendo con molto anticipo.
D. – L’economia resta,
comunque, al centro delle preoccupazioni di Obama...
R. – L’economia
resta al centro delle preoccupazioni di Obama e resta al centro delle preoccupazioni
di noi europei. E’ un problema molto grave, di dimensioni globali, che non si sa esattamente
come affrontare. Possiamo dire forse che, nella prospettiva generale, Obama sembra
muoversi con delle misure che hanno un carattere strategico, con una visione strategica
delle cose. La stessa cosa è difficile dirla per l’Europa.
D. – Le prime
settimane del 2012 saranno decisive per il futuro di Obama...
R. – Certamente
saranno decisive per il futuro di Obama. Obama – torniamo sempre al solito punto –
è un grande organizzatore della campagna elettorale: l’ha già incominciata, infatti,
e credo che dimostrerà proprio all’inizio del prossimo anno di entrare nel vivo con
qualcosa di molto positivo per il rafforzamento della sua immagine e della sua presenza
elettorale in America. (ap)