A Berlino 34.mo pellegrinaggio di fiducia sulla terra della Comunità di Taizé
“La fiducia non è cieca ingenuità. Liberandovi dalla schiavitù della paura, questa
fiducia, attinta nella vostra fede in Cristo e nella vita del suo Spirito Santo nei
vostri cuori, vi rende più lungimiranti e disponibili per rispondere alle numerose
sfide e difficoltà alle quali devono far fronte gli uomini e le donne di oggi”. Questo
il messaggio che Benedetto XVI ha inviato alla Comunità di Taizé in occasione del
34.mo pellegrinaggio di fiducia sulla terra, in programma dal 28 dicembre al primo
gennaio prossimi, che per la prima volta si svolgerà a Berlino, nella grande struttura
della Messegelände. Sono attesi nella capitale tedesca circa 30mila giovani europei:
i contingenti già confermati sono quello tedesco (diecimila presenze), polacco (seimila),
croato, francese, ucraino (duemila), italiano (1800) e bielorusso (700). Prevista
anche una folta rappresentanza di lituani, romeni e portoghesi. I temi trattati nel
corso dell’appuntamento saranno il rapporto tra le religioni e la vita di fede, ma
cari ai giovani europei sono anche, in questo periodo di crisi, le questioni politiche
ed economiche, come ha dichiarato a Sir Europa frére David, della Comunità. Il priore
di Taizé, frére Alois, ha scritto una lettera ai partecipanti intitolata “Verso una
nuova solidarietà” che sarà resa pubblica a partire dal 30 dicembre prossimo, ma che,
secondo le anticipazioni, parla di fiducia e della necessità di condivisione che costituiscono
il fondamento dell’unione tra credenti di diverse religioni e tra credenti e non credenti.
Per l’occasione sono arrivati alla Comunità diversi messaggi, come quello del presidente
del Consiglio europeo, Herman van Rompuy che si sofferma sulla figura di Gesù, sottolineandone
l’amore “concreto, inserito nella realtà del mondo e dei giorni. Un amore portato
verso l’altro, un amore che si traduce in atti, un amore che agisce”. (R.B.)