Natale, card. Scola: "Troviamo la forza nel Dio Bambino"
'Guardiamo Betlemme,
da quella culla emerge una forte tenerezza da cui dobbiamo farci commuovere e muovere'.
E' l'invito che il card. Angelo Scola, arcivescovo di Milano,
rivolge dai microfoni della Radio Vaticana, in questa vigilia di Natale. 'La crisi
economico-finanziaria che stiamo vivendo anche in Italia è come le altre prove della
nostra vita. Possiamo arrenderci o invocare una rinascita, un riscatto. E questo,
come ci ricorda il Prefatio della Liturgia di questa notte, è proprio il senso del
Natale: il mondo rinasce per questa venuta. Dunque la strada è fare realmente spazio
al Dio Bambino e farci rinvigorire dalla sua presenza. Gesù viene a noi e fa leva
sulla nostra libertà invitandoci ad affrontare con decisione, ognuno secondo la sua
vocazione, i problemi concreti. Dobbiamo stare immersi nei problemi con realismo,
senza però lasciarci abbattere dalla prova ma trasformandola in un'occasione di rinascita.
Gesù ci ha indicato la strada entrando nel tempo per condividere il bisogno dei più
piccoli e degli umili, facendosi Lui stesso piccolo e umile. Cerchiamo anche noi in
questo tempo di Natale di partire dal bisogno dell'altro con dei gesti di solidarietà
personale e partecipando all'Eucaristia che è il luogo dove s'impara a donare la propria
vita. La vita è fatta per essere donata, lo prova il fatto che se non la dono il tempo
me la ruba'. A proposito del contributo che i cattolici possono oggi offrire
per superare questo tempo difficile il Porporato ha aggiunto: 'Il vero cittadino è
colui che è capace di agire secondo virtù, aderendo alle esigenze che i diritti e
i doveri dell'uomo manifestano, perseguendo con umiltà e semplicità le leggi. Penso
che chi ha avuto il dono della fede, sa riconoscere i suoi limiti, sa perdonare e
accetta l'invito della Chiesa a seguire le virtù teologali e cardinali, può essere
un cittadino per eccellenza. Questo è quello che i cattolici debbono dare in politica.
La dottrina sociale della Chiesa ci fornisce poi gli strumenti per affrontare di volta
in volta i vari problemi. Ma il compito primario dei cattolici è quello di essere
cittadini in senso pieno e il richiamo che il Papa e i vescovi vanno ripetendo da
tempo, per un impegno diretto in politica dei cattolici, mira a questo e non a nuove
alchimie partitiche'. (a cura di Fabio Colagrande)