Con l'ingresso del patriarca Twal a Betlemme iniziano le cerimonie di Natale in
Terra Santa
Natale in Terra Santa: a Betlemme, ingresso solenne del patriarca latino di Gerusalemme,
Fouad Twal. Nel pomeriggio, si terranno poi i Primi Vespri nella Basilica della Natività.
Infine, il patriarca Twal presiederà la Messa di Mezzanotte alla presenza del presidente
palestinese Abu Mazen e del primo ministro Salam Fayyad. Da Betlemme, il servizio
di Stefania Sboarina:
Il Patriarca
Latino di Gerusalemme Fouad Twal ha fatto il suo ingresso nella piazza della Natività
accolto dalle autorità locali, dai Francescani Custodi della Basilica, e salutato
festosamente da tanti fedeli. E' cominciato così il Natale di Betlemme, con l’ingresso
solenne in città della massima autorità cattolica di Terra Santa, evento che si ripete
da secoli secondo un preciso cerimoniale. Un lungo corteo di auto, scortato dalla
polizia israeliana, era partito da Gerusalemme alle 12 per accompagnare il patriarca
latino e il suo seguito a Betlemme. Tutta la città si era fermata per far passare
i cristiani diretti a Betlemme. Durante il percorso alcune tappe: al monastero di
Sant’Elia, alla tomba di Rachele. Fino ad arrivare al muro di separazione che divide
Gerusalemme da Betlemme: il Patriarca lo aveva varcato attraverso un ingresso che
viene aperto solo in rare e solenni occasioni, come questa.
Un’immagine
di forte impatto questa entrata a Betlemme, attraverso il muro, per non dimenticare
che il piccolo capoluogo di Giuda oggi è una città che soffre. Eppure, e oggi in particolare,
la gioia e la speranza vogliono e devono essere “più forti di ogni difficoltà” come
ci ha detto il custode di Terra Santa padre Pierbattista Pizzaballa. E cosi, in un
clima di serenità, e con l’allegria e il rullo di tamburi dei tanti gruppi di scouts,
qui nella piazza della Mangiatoia la festa continua.
Ci sono tanti pellegrini
giunti anche quest’anno da tutte le parti del mondo per celebrare il Natale a Betlemme.
Molti di loro sono commossi, quasi increduli di vivere il “qui”, di trovarsi cioè
proprio nel luogo in cui avvenne l’evento che il Natale celebra. Se va registrato
un lieve calo rispetto allo scorso anno (colpa del clima di instabilità dei vicini
Paesi arabi), sono comunque tanti i pellegrini giunti a Betlemme: le stime ufficiali
che ne prevedevano l’arrivo di circa 90 mila sembrano rispettate.
E
non mancano i cristiani locali provenienti un po’ da tutta la Terra Santa: 15 mila
i permessi concessi dall’autorità israeliana ai palestinesi dei Territori per raggiungere
più facilmente Betlemme; 500 permessi concessi anche ai cristiani di Gaza. Il clima
di festa del mattino tra poco cederà il passo a un pomeriggio, più caratterizzato
dalla preghiera, una grande e continua preghiera personale e corale: quella di chi,
anche solo per qualche istante, riuscirà a sostare in silenzio nella grotta, nel luogo
esatto della nascita di Gesù; ma anche quella dei tanti fedeli che si uniranno ai
vari e solenni momenti liturgici: come il canto dei Vespri, o la processione dei frati
alla Grotta, alle ore 16.00. Fino ad arrivare al vero culmine delle celebrazioni natalizie:
la Santa Messa di Mezzanotte, che sarà presieduta nella Basilica di Santa Caterina
dal patriarca latino e che sarà trasmessa in mondovisione. Per la partecipazione a
questa Eucarestia sono stati distribuiti 1.800 biglietti. Accanto a numerose autorità
civili e religiose, alla Messa sarà presente anche quest’anno il presidente palestinese
Abu Mazen, che intorno alle 19 - com’è tradizione - invitato dai francescani, cenerà
con il patriarca, i vescovi e le autorità, all’insegna della fraternità e dell’amicizia.