2011-12-23 15:06:46

Strage a Damasco: 40 morti in un duplice attentato kamikaze


Duplice attentato kamikaze a Damasco, che ha provocato stamani 40 morti e oltre 100 feriti. Gli attacchi, che il governo ha attribuito ad elementi di al Qaeda, sono avvenuti subito dopo l’arrivo ieri sera in Siria dei primi osservatori internazionali della Lega araba. Il servizio di Stefano Leszczynski :RealAudioMP3

La crisi siriana ha subito un’imprevedibile impennata di violenza. Stamattina, due kamikaze a bordo di auto imbottite di esplosivo hanno sferrato un duplice attentato nel cuore della capitale Damasco, uccidendo almeno 40 persone tra civili e militari. Nel mirino degli attentatori due basi dei Servizi di sicurezza. Gli attacchi, che il governo ha attribuito ad ambienti vicini ad al Qaeda, sono avvenuti poche ore dopo l’arrivo in Siria dei primi osservatori arabi incaricati di preparare il terreno all'intera missione della Lega araba. A differenza dei confinanti Libano e Iraq, la Siria è stata raramente teatro di attentati kamikaze e l'attacco odierno si inserisce in un contesto di forte tensione nel Paese, scosso da dieci mesi di proteste anti-regime, soffocate da una sanguinosa repressione che secondo l’Onu avrebbe provocato oltre 5.000 morti. Già da diversi giorni la rivolta ha conosciuto una pericolosa escalation di violenza sfociando in una rivolta armata attiva in alcune regioni, come quelle di Homs, Daraa e Idlib. Anche oggi, com'è consuetudine ormai ogni venerdì, giorno di preghiera islamica, sono in corso manifestazioni di protesta in varie località del Paese e gli attivisti anti-regime riferiscono dell'uccisione stamattina di almeno 14 civili, per lo più a Homs. L’opposizione infine accusa il regime di avere orchestrato gli attentati odierni per dimostrare alla Lega araba che stanno combattendo contro dei terroristi.

Tre operatori umanitari uccisi in Somalia
Tre operatori umanitari somali sono stati uccisi questa mattina nella regione di Hiiraan, nella Somalia centrale. I tre, due dei quali lavoravano nell'ambito del Pam, il Programma mondiale delle Nazioni Unite per l'alimentazione, sono stati uccisi da sconosciuti armati mentre rientravano da un campo che ospita famiglie sfollate. Solo due settimane fa, i combattenti islamici Shabaab, che governano gran parte delle regioni meridionali e centrali del Paese, hanno vietato a 16 organizzazioni umanitarie di fornire assistenza nelle zone sotto il loro controllo, perchè accusate di spionaggio e propaganda anti-islamica. La carestia in Somalia continua intanto a mietere vittime: secondo un rapporto dell'agenzia americana "Famine Early Warning Systems Network" (Fews) la tragedia della Somalia rappresenta la peggiore crisi umanitaria nel mondo: nel Paese un bambino muore ogni sei minuti per la mancanza di cibo.

Riaperta frontiera tra Libia e Tunisia
Il nuovo governo libico ha riaperto oggi il suo principale passaggio di frontiera con la Tunisia, a Rad Jedir, rimasto chiuso per tre settimane, dopo averne ripreso il controllo da milizie che si erano scontrate con le forze di sicurezza tunisine. “I rivoluzionari - ha detto Omar al Khadrawy, sottosegretario al Ministero dell'interno - hanno aiutato a controllare il posto di frontiera nei mesi scorsi, ma ora lo hanno consegnato al ministero dell'Interno”.

Riunione d’urgenza dei gruppi politici in Iraq
Una riunione d'urgenza dei dirigenti dei gruppi politici iracheni convocata per oggi dal presidente del parlamento, nel tentativo di trovare una soluzione alla crisi che vede di fronte sciiti e sunniti, è stata cancellata a seguito del rifiuto ad incontrarsi dei due schieramenti, secondo quanto rivelato da un responsabile iracheno. Il presidente del parlamento, Osama al-Noujaifi, aveva convocato la riunione per tentare di far uscire il Paese da una grave crisi politica che paralizza le istituzioni e minaccia il fragile equilibrio tra gli sciiti, maggioranza in Iraq, e i sunniti.

Ribelli del Darfur annunciano marcia verso Khartoum
Ribelli del Darfur, regione dell'ovest del Sudan sconvolta da anni di guerra civile, hanno annunciato di avere iniziato una marcia verso Khartoum. Lo ha reso noto il loro portavoce, a tre anni dall'attacco condotto dagli stessi ribelli contro la capitale sudanese nel quale persero la vita più di 200 persone. “Le nostre truppe hanno iniziato a spostarsi dal Darfur verso est, in direzione della capitale”, ha dichiarato all'Afp Gibril Adam Bilal, portavoce del Movimento per la giustizia e l'uguaglianza (Jem), raggiunto al telefono a Londra. Nessun commento è stato possibile avere nell'immediato dall'esercito sudanese.

Disordini in Congo legati al risultato delle elezioni di novembre
Nella Repubblica democratica del Congo (Rdc), la polizia ha disperso con la forza manifestanti che tentavano di riunirsi rispondendo al richiamo del leader dell'opposizione, Etienne Tshisekedi. Quest'ultimo intende oggi prestare giuramento come “presidente eletto” malgrado il presidente uscente, Joseph Kabila, sia stato proclamato ufficialmente vincitore delle elezioni presidenziali a turno unico dello scorso 28 novembre, che gli osservatori internazionali hanno giudicato compromesse da irregolarità diffuse. I sostenitori di Tshisekedi, 79 anni, proclamatosi vincitore dopo aver respinto i risultati dello scrutinio, intendevano riunirsi in massa sotto casa del loro leader e allo Stadio dei Martiri di Kinshasa, che contiene 80 mila posti. La polizia ha usato i lacrimogeni e ha compiuto diversi arresti fra i manifestanti.

Sette anni di reclusione per la Timoshenko: la conferma in appello
In Ucraina, confermata in appello la sentenza di primo grado che ha condannato a sette anni di reclusione l'ex premier, Yulia Timoshenko. La Corte d'appello ha respinto la richiesta della difesa. La Timoshenko, eroina della rivoluzione arancione, è stata condannata lo scorso ottobre per abuso di potere per aver siglato con la Russia, quando era premier, un contratto di fornitura di gas giudicato sfavorevole al suo Paese. La Timoshenko sostiene che si tratta di una sentenza “politica” e si è rivolta alla Corte europea per i diritti umani.

Due scosse di terremoto vicino Christchurch, in Nuova Zelanda
Due scosse di terremoto, la seconda di magnitudo 5.8, sono state registrate a un’ora di distanza vicino la città di Christchurch, in Nuova Zelanda, quando in Italia era notte. In entrambi i casi non si registrano al momento particolari danni a persone o cose, ma solo molta paura, evacuazioni e interruzioni di corrente. La città, che è la seconda per grandezza, era stata colpita nel febbraio scorso da una scossa di magnitudo 6.3 che aveva causato circa 180 vittime.

La Nord Corea accetta delegazioni dal Sud per la morte di Kim Jong-il
La Corea del Nord ha annunciato oggi che lascerà entrare nel suo territorio le delegazioni sudcoreane che vorranno presentare le loro condoglianze per la morte del leader comunista, Kim Jong-il. "Numerose persone in Corea del Sud chiedono di venire per presentare le loro condoglianze - spiega il governo nordcoreano sul suo sito web - Accettiamo rispettosamente tutte le delegazioni sudcoreane che desiderano venire e abbiamo preso misure per aprire tutte le vie aeree e terrestri via Kaesong", città nordcoreana alla frontiera col Sud, aggiunge Pyongyang.

Attentato in Pakistan dove si discute rapporto Usa-Nato su fatti di novembre
Un commando di militanti armati ha attaccato nel Pakistan nordoccidentale un reparto della Polizia di frontiera, causando la morte di almeno un agente, mentre di altri 30 non si hanno più notizie. A quanto inoltre si è appreso, i militanti armati sono entrati in azione contro un posto di controllo della Polizia nell'area di Malazai, del distretto di Tank, nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, a poca distanza dal territorio tribale del Waziristan dove i talebani pakistani hanno la loro roccaforte. Intanto, il presidente della Corte suprema del Pakistan, Iftikhar Muhammad Chaundhry, ha oggi assicurato che non vi è alcun “colpo di Stato imminente” nel Paese, ove si registra un aumento della tensione tra potere civile e i militari. Ieri, i militari pakistani hanno respinto le conclusioni del rapporto Usa-Nato sull'attacco di elicotteri dell'alleanza del 26 novembre scorso a un posto di blocco al confine con l'Afghanistan, nel quale morirono 25 soldati pakistani. Il rapporto, diffuso ieri, parlava di "una serie di errori commessi da entrambe le parti", dovuti al mancato coordinamento prima e durante le operazioni. Secondo Islamabad, il rapporto è di parte e anche carente di informazioni e di sostanza.

Russia: Medvedev presenta le sue proposte di riforma elettorale
All'indomani delle sue proposte per una riforma complessiva del sistema politico ed elettorale, il leader del Cremlino, Dmitri Medvedev, ha sottoposto alla Duma - il ramo basso del parlamento - due progetti di legge per facilitare le regole della registrazione dei partiti politici e dei candidati presidenziali. Lo ha reso noto il Cremlino. Per ora il presidente ha inviato ai deputati la sua proposta per ridurre il numero di firme necessarie alla registrazione di un partito (da 50 mila a non meno di 500) e di un candidato presidenziale (da due milioni a 100 mila per un partito senza rappresentanza parlamentare e 300 mila per le autocandidature). Nel suo discorso alla nazione, ieri Medvedev aveva annunciato una riforma più ampia, comprendente il ripristino dell'elezione diretta dei governatori (ma Putin nei giorni scorsi aveva suggerito il filtro del Cremlino), l'abolizione delle firme per le elezioni legislative federali e regionali, il ritorno alla votazione col sistema uninominale per metà dei seggi (225), il decentramento dei poteri, anche finanziari, e l'aumento della rappresentanza dei partiti nelle commissioni elettorali. Per domani è stata annunciata una nuova manifestazione di piazza, a Mosca, contro i brogli elettorali e il sistema di potere di Putin.

Colombia, scoppio di un oleodotto provoca vittime
Sette morti e decine di feriti: è il bilancio di un'esplosione avvenuta in un settore di un oleodotto nel nord della Colombia. Lo ha annunciato a Radio Caracol il sindaco della città di Dosquebradas, secondo il quale all'origine del disastro vi potrebbero essere dei ladri di carburante, frequenti nell'area. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 357







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