Natale al cinema: originali cartoni animati, "The Artist" omaggio al muto, cala l'interesse
per le commedie italiane
Il cinema di Natale riserva sorprese: cala finalmente l’interesse per le commedie
italiane infarcite di banalità e volgarità, mentre tra i diversi titoli si segnalano
i tradizionali cartoni animati con storie molto ben scritte e originali, come nel
divertente “Il figlio di babbo Natale”, oppure alcuni titoli di nicchia eleganti,
tra cui spicca “The Artist”, un sincero omaggio al cinema muto che torna ad appassionare
e incuriosire. Il servizio di Luca Pellegrini:
“Questa è
la vera slitta! Pensavo fosse stata rottamata anni fa!”. “Lo pensavano
tutti!” “Costruita nel 1845, arriva a 50.000 miglia all’ora e un’altezza
di 12 mila metri… Polvere magica...”.
Anche la slitta di Babbo Natale,
rossa, legno pregiato, bussola e lanterna per viaggiare di notte, è parcheggiata in
un hangar e andata in pensione. Come le renne, che ormai non volano più. Al Polo Nord,
nella fabbrica dei regali, è arrivata, infatti, la tecnologia: catene di montaggio
sofisticate e computerizzate e una vera e propria nave spaziale che plana sui villaggi
e le città, catapultando gli elfi che, cronometro alla mano, mettono a tutti i bambini
e le bambine del mondo un dono sotto l’albero. Succede però che, per una svista, ne
saltino una e il tempo stringe: prima dell’alba bisogna rimediare. Così i vecchi mezzi
tornano in funzione e chi riuscirà a concludere felicemente la missione e salvare
la dignità di Babbo Natale sarà proprio il figlio pasticcione, Arthur, accompagnato
da un simpaticissimo e anziano Bisnonno Natale. Realizzato con stile, humour, ritmo,
fantasia e buoni sentimenti, la commedia d’animazione in 3D è il film di Natale -
una bella storia piena di emozioni importanti, precisa la regista Sarah Smith - che
entusiasmerà i piccoli e divertirà anche i grandi. Come fa “Il gatto con gli stivali”,
che regala un film tutto suo a uno dei più divertenti e amati personaggi della saga
di Shrek. Altrimenti ci si può concedere un momento di grande cinema scegliendo un
film anomalo, ma di rara eleganza e di splendida fattura: “The Artist” è muto, in
bianco e nero, storia semplicissima, per questo una sfida per il pubblico di oggi.
Ma il suo regista, Michel Hazanavicius, ha saputo costruire una commedia romantica
ambientata in quel fatidico lasso di tempo nel quale molti soffrirono per il passaggio
dal muto al sonoro. Qui si seguono le difficoltà di una star nell’accettare la parola
sullo schermo, dunque la sua caduta e la sua rinascita. Senza alcuna retorica e come
un sincero omaggio alla storia del cinema, il film è spettacolare e curioso nella
sua semplicità, splendidamente diretto e interpretato, accompagnato da una colonna
sonora sapientemente scritta, che supplisce alle parole di cui non se ne sente la
mancanza: parlano gli sguardi, parla il cuore.