India: sarebbe stato 'pianificato' l'omicidio del catechista cattolico in Orissa
La comunità cristiana in Orissa non ha dubbi: l’omicidio di Rabindra Parichha, il
catechista cattolico ucciso giorni fa in Orissa , è stato compiuto “su commissione”.
La polizia, intanto, ha arrestato tre persone e, proseguendo le indagini, sta cercando
di identificare con precisione i mandanti del delitto. Rabindra Parichha era impegnato
nella difesa delle vittime dei massacri anticristiani avvenuti in Orissa nel 2008
e per combattere l’impunità: per queste ragioni, legate al suo forte impegno per la
“giustizia e la pace”, è stato eliminato: lo dicono all'agenzia Fides i familiari
di Rabindra Parichha, dicendosi certi che “l'uccisione è correlata al suo lavoro,
dato che Rabindra curava la formazione giuridica dei sopravvissuti alla violenza di
Kandhamal”. Parichha era un attivista cattolico impegnato per i diritti umani nell’arcidiocesi
di Cuttack-Bhubaneswar. Buon organizzatore di comunità, operava come “catalizzatore”
nel processo di sviluppo e promozione sociale per tutti, indipendentemente da casta,
fede ed etnia. Stava aiutando a ottenere giustizia coloro che non avevano terra o
avevano perso casa, terra e proprietà, in conseguenza dell’ondata di violenza estremista.
Operava per il miglioramento della vita e per la tutela dei diritti di dalit (gli
“intoccabili”) e tribali. Quest’opera, compiuta in nome del Vangelo e della Verità,
lo rendeva inviso a molti, soprattutto ai gruppi estremisti indù, e gli è costata
la vita. (R.P.)